BolleDiSapone

mumble mumble...


Ho fatto il liceo classico anch’io (18 anni dopo, magari sono cambiati i metodi di insegnamento o magari è che l’ho fatto in una scuola privata) e proprio per questo non ho mai pensato di avere una buona padronanza della lingua italiana (mi sono sempre resa conto che 1) ci sono persone che sanno esprimersi molto meglio di me in italiano 2) le stesse cose possono avere molte interpretazioni), ma non avrei mai creduto di riuscire a capire così poco le cose che leggo come mi succede con i suoi post,  Signor Vecchio del Mare. Credo che il problema non sia la lingua Italiana, ma il suo modo di percepire il mondo (probabilmente la vita a Bergamo è molto diversa da quella nella provincia veneta, io in fin dei conti vengo da un paesino di 2000 persone).I “sacrifici” oggi si chiamano “non arrivare a fine mese”? No, non mi sembra, piuttosto credo che sia difficile arrivare a fine mese nonostante i sacrifici. E’ un po’ diversa la cosa. E vedo ben poche possibilita’ di fare fiere scelte. Di spese per le vacanze non se ne parla da due anni. Quelle per vestiti, estetista e parrucchiere sono state ridotte ai minimi termini già da un bel po’ di tempo. Televisore al plasma? nemmeno mi passa per la mente di comperarlo. Automobile? acquistata nel 1992 non catalittica, me la tengo, nonostante i blocchi del traffico. Il telefonino lievemente agonizzante, non fa le foto, i film, ecc. … ma telefona. Lasciamo perdete l’impianto HiFi. Non sto facendo il caso pietoso sto solo facendo il caso essenziale. Un po’ come diceva Streghella… coltivo l’arte del risparmio spinto, sono costretta a coltivarla, fiera di non aver mutui e carta di credito (da buona veneta).Ma voglio mantenere una certa dignità di persona e mi fa tristezza dover tagliare le spese di libri, musica, cinema e teatro, ridurre all’osso quelle delle cene fuori. Tristezza perché io credo che queste alimentino le persone come il cibo. Certo, comunque, mangio sette giorni su sette e trovo il modo continuare a starnazzare in Internet  pagandomi la connessione e quello di finanziare Trenitalia abbondantemente, nonostante il lusso che mi sono concessa di, a 36 anni, vivere da sola e non a casa con la mamma. Da sola con una cucina Ikea, un divano fatto di pallets, senza tende.Non so di chi è la colpa del fatto che per riuscire ad avere una casa bisogna sacrificare tutto.So però che nel 1996 quando guadagnavo un milione e seicento cinquanta mila lire mi sentivo “ricca”. Ora con 852,00 Euro cosa si fa? E lei sa quanti guadagnano quella cifra al mese? Io si lo so. Io ringrazio i miei genitori sparagnini e la fortuna di non aver un affitto da pagare (mi chiedo anche però come potrei fare per fare le stesse cose che hanno fatto i miei genitori).Lei, consiglio, ringrazi di non saper cosa vuol dire vivere con quella cifra (certo ha i suoi meriti per non doverlo fare) e il fatto di non saper realmente immaginare come si vive con questi stipendi.Finisco, finisco che sto facendo un poema… ma prima mi permetto di chiedermi come lei fa a tuonare contro i falsi bisogni quando questi sono l’anima che fa esistere Forza Italia?