Non amo la matematica. Ne sono affascinato, ma non l’amo. È troppo misteriosa per me, la conosco troppo poco per amarla. Ne subisco il fascino misterioso, il mistero nascosto dietro formule (magiche?) che , a saperle risolvere , danno un risultato. Però mi incuriosisce, ne sono attratto. Come da tutte le cose che non conosco. Tra l’altro è una delle poche cose che si studiano, che non è stata creata dalla natura, ma dall’uomo. E si presta anche ad essere metafora della vita. Sarebbe troppo bello infatti se le relazioni umane fossero delle rette. Delle figure nitide , precise, geometriche. Spesso invece sono equazioni algebriche, con più di una incognita. Sarà per questo che continuo nella soluzione della “funzione” della mia vita? Chissà se il risultato sarà maggiore di 0.
