Pensieri (im)Puri

Anima


La mia anima è nuda. Irrimediabilmente limpida, trasparente, pura.Odio mentire, odio ricorrere a trucchi. Non sono capace di organizzare effetti speciali, rifuggo fuochi d'artificio.Provo pena per chi ci riesce e chi di questo fa il suo scudo per guardare e camminare per il mondo.Nutro una profonda ammirazione per la donna che sono, per la bambina stupita che porto dentro, per il multiforme ingegno che prendo in prestito permanente ad Ulisse e mi fa preferire lui, alle sirene.Ecco, io sirena non sono. E nemmeno Circe. Nè mi interesserebbe esserlo.Sorrido divertita di fronte a palesi richieste d'attenzione, mascherate in finzione d'apparire, nascoste dietro a provocazioni tanto forti quanto innocue, vuote. Il mio gioco è tutto sul tavolo. Un enorme tavolo di legno d'ulivo, contorto di nodi, caldo di colore, liscio di trama, freddo di essenza. Su quel tavolo io metto tutto. Cuore, anima, mente, corpo. E ciò che li collega: le mie esperienze, le mie convinzioni, le mie paure. Imbandisco il tavolo con la mia dichiarata vulnerabilità. Che è anche la mia forza: la consapevolezza delle mie imperfezioni, della mia ostinata incoerenza. E tutto ciò che mi rappresenta è estemporaneo, genuino, semplice, e mai casuale. Difficilmente uso parole e riferimenti senza che questi abbiano un significato preciso dentro me. L'illusione della prossimità, in fondo, deriva proprio da questo. Dall'altrui manifesta interpretazione delle proprie esternazioni. Anche l'errore deriva da qui, dall'attribuire ad altri la comprensione e la condivisione delle mie caratteristiche: limpidezza, sincerità, coraggio.Ma, nonostante la parte rezionale, che strappa aritmia costante al mio cuore, continui a dirmi che vivrei meglio se vivessi meno intensamente, tutto il resto di me, che poi è ciò che davvero mi governa, si accanisce in questa disperata difesa per la mia disomogeneità e la mia inadeguatezza ai tempi (e sentimenti) moderni.M'incanto ad accarezzarmi le pieghe dell'anima, a solcare la loro profondità.M'incanto ad ascoltare il mio cuore, complicato meccanismo che scappa alla logica e la confonde, confondendosi a sua volta, a volte, fino a scomparire.M'incanto a seguire con gli occhi i miei pensieri, che sono così nitidi e densi da avere una forma, un peso ed una sostanza. M'incanto a capire, persa in labirinti rovesciati, mossa dai singulti del mio sentire, confusa dal male e dal pressapochismo del mondo.La mia è un'anima nuda. E nuda resta, anche se provo a vestirla. Perchè io alla moltitudine non riesco e non voglio adeguarmi.