Medicina e Filosofia

Post N° 4


Il potere del presenteNel nostro universo macroscopico il tempo scorre ineludibilmente in modo unidirezionale, dal passato al futuro, schiacciando il presente in un effimero passaggio. E questo è noto fin dai tempi della scuola Eleatica, con Zenone e i suoi paradossi.Ma non è proprio così, esiste un tempo presente: il tempo di Plank (circa 10 alla meno 44 secondi), ovvero il "quanto del tempo", la più piccola misurazione del tempo che abbia qualche significato secondo la scienza (il tempo che impiega un fotone che viaggia alla velocità della luce per percorrere una distanza pari alla lunghezza di Planck, cioè 1,616 252 × 10 alla meno 35 metri). In questo infinitesimo e reale tempo presente viene contraddetto il determinismo dell’universo, in tale tempo presente esistiamo ed è possibile (improbabilmente ma non impossibilmente) cambiare il corso degli eventi che seguiranno. In milioni (o miliardi) di anni quel quanto reale ed infinitesimo di tempo ha saputo creare il miracolo dell’autocoscienza nella nostra specie (e in altre nell’universo?). In quel “quid”, improbabilmente ma non impossibilmente (una probabilità remotissima ma comunque diversa da zero), possiamo esercitare il potere rivoluzionario del presente, modificare il “karma”. E’ questo il dono o l’errore di Dio?