Medicina e Filosofia

Perché?


Perché?Occorre analizzare e scomporre la domanda:1)      Perché la nostra specie (Sapiens Sapiens) si pone tale domanda (C.Darwin).2)      Quali sono i limiti della possibile o impossibile risposta (E.Kant).3)      C’è una qualche utilità in questa domanda, un tornaconto (J.Bentham).4)      Qualora vi sia una risposta, completa o incompleta, relativa o assoluta, provvisoria o permanente, questa può avere un valore universale, per un europeo come per un cinese o un eschimese? (pensiero, linguaggio e struttura del mondo: L. Wittgenstein) Cito Parmenide (“perciò saranno tutte soltanto parole quanto i mortali hanno stabilito, convinti che fosse vero…”), e metto in guardia sull’uso sconsiderato delle parole, sul loro rapporto con la realtà, ovvero sull’aderenza alla possibile realtà che pretendono di indicare (rapporti tra linguaggio e pensiero e delle relazioni tra simbolo e significato, appunto i “nomi”, nella critica del Moismo cinese con la loro “Scuola Logica dei Nomi”).