Pensieri & Parole

Un tributo a Luciana Litizzetto...


Sono tre le condizioni che Luciana Littizzetto pone per pronunciare il fatidico «sì». 1) “Se ci fosse un indultino per le coppie che si lasciano entro i primi tre anni”2) “Se un giorno fosse mio figlio a chiedermelo”3)    “Se si trattasse di sposare uno straniero che ha bisogno della cittadinanza italiana” Come darle torto?
 Nell’attesa di leggere il nuovo libro ripropongo un suo pezzo che, tra i tanti, mi ha fatta ridere…Le coppie che vivono insieme da tanti anni un po’ questo problema ce l’hanno. La vita è frenetica, la famiglia è un concentrato di guai, il lavoro babele di rogne, fisicamente ci si tiene insieme con la spara punti, la passione col tempo si è diluita  e non è che tutte le sere quando si va a letto ci si salta sulle piume come si faceva un tempo. Anzi, si preferisce  sprofondare nel permaflex in uno stato pericolosamente vicino al coma. Però, nonostante l’intontimento sentimentale, talvolta gli ormoni gridano vendetta al  cospetto del cielo. E allora come si fa a trovare un modo chiaro e nello stesso tempo delicato per dire: “Cara moglie (o caro marito) stasera ho voglia di fare l’amore con te?”Non e’ che si può essere così espliciti. Scriverlo sulla testiera del letto come un titolo di una puntata di Vespa… E allora si elaborano codici, segnali diversi per ogni coppia. Escludiamo subito quelli che fanno l’amore solo in giorni prestabiliti. Ho fatto una piccola inchiesta. I calciatori amoreggiano, il lunedì. Perché giocano la domenica. I parrucchieri la domenica perché chiudono il negozio il lunedì. I bancari al sabato. I panettieri il mercoledì pomeriggio. Dalle tre alle cinque. Non un minuto di più.Devo dire che in quanto a segnali, comunque, i maschi sono più chiari. Alcuni te lo fanno capire spegnendo la televisione. Semplice ed efficace: non guardo Costanzo, quindi vuol dire che ho in mente qualcosa. Il mio amico Sandro, invece, siccome non ce la fa proprio a spegnere la tv, sintonizza i canali sulle aste. L’asta è un programma che non richiede coinvolgimento, annoia e quindi porta alla ricerca di passatempi più gratificanti. E rimane un altro segnale. Quando si sente un torero in cerca di compagnia, sposta il posacenere sul comodino, come dire: ho intenzione di fumarmi una bella sigaretta e tu, mia cara sai quando. Molly mi ha confessato che al suo gorilla quando partono gli ormoni gli si abbassa la voce. Almeno di un’ottava. Gli viene la parlata di Sandro Ciotti. E a lei fa più paura che sesso. Al marito di Miranda si modifica lo sguardo. Smette di guardarti negli occhi e vede solo a 45 gradi, ad angolo acuto. Boris, che non e’ certo mister Preliminari, quando vuol fare l’amore con la sua bella, abbassa il ribaltabile a scatto dell’auto e lei effettivamente non può non capire. Anche noi tortorelle un segnale  prediletto ce l’abbiamo. Quando ci viene voglia di un lieto fine, mostriamo il retro treno. Come? Per esempio chinandoci continuamente a raccogliere. Nella vita c’è sempre qualcosa che cade… Una volta si raccoglieva con la minigonna, adesso con jeans a vita bassa e il tanga che sbuca.