ero triste e malconcio: da tre mesi chiuso in casa a causa di uno stupidissimo infortunio che mi aveva costretto alla semi-immobilità: i miei genitori eran giunti in casa da poco, mia mamma dalla Sicilia e mio padre dalla vicina Monza, per le vacanze di Natale... e sentivo la loro presenza ancora più opprimente del solito: perchè pur volendo trascorrere da solo le "odiate festività" la loro presenza mi era d'aiuto nei piccoli gesti quotidiani: una lotta nteriore che mi lacerava più del solito... intrattabile urlavo la mia rabbia non appena me ne veniva data l'occasione...perchè penso e scrivo queste cose? perchè oggi - ed è trascorso solo un anno da allora - la mia vita è cambiata (ed una "personcina" mi ha posto prima questa domanda: "dov'eri un anno fa?"): se credessi ai miracoli potrei dire che ne sono stato beneficiato, ma poichè sono ateo ed anche scettico come il Troisi di "ricomincio da tre" non urlo "al miracolo", ma sorrido pensando che in questo momento mi trovo a casa della mia ragazza: lei sta riposando placidamente in camera sua, mentre io, in cucina, lavoro al pc da casa. Ieri sera siamo andati al cinema e ritornando a casa mi ha detto una cosa che penso che solo fino a qualche mese fa lei stessa, che rifugge dalla monotonia e dalla staticità della coppia, non avrebbe mai neppure osato pensare: "con te le cose più semplici e banali appaiono belle" o insomma una cosa del genere...Credo che sia - e gliel'ho detto subito - il complimento più bello che abbia mai ricevuto, soprattutto se giunge da una persona della quale si è innamorati, o giù di lì!
appena un anno fa
ero triste e malconcio: da tre mesi chiuso in casa a causa di uno stupidissimo infortunio che mi aveva costretto alla semi-immobilità: i miei genitori eran giunti in casa da poco, mia mamma dalla Sicilia e mio padre dalla vicina Monza, per le vacanze di Natale... e sentivo la loro presenza ancora più opprimente del solito: perchè pur volendo trascorrere da solo le "odiate festività" la loro presenza mi era d'aiuto nei piccoli gesti quotidiani: una lotta nteriore che mi lacerava più del solito... intrattabile urlavo la mia rabbia non appena me ne veniva data l'occasione...perchè penso e scrivo queste cose? perchè oggi - ed è trascorso solo un anno da allora - la mia vita è cambiata (ed una "personcina" mi ha posto prima questa domanda: "dov'eri un anno fa?"): se credessi ai miracoli potrei dire che ne sono stato beneficiato, ma poichè sono ateo ed anche scettico come il Troisi di "ricomincio da tre" non urlo "al miracolo", ma sorrido pensando che in questo momento mi trovo a casa della mia ragazza: lei sta riposando placidamente in camera sua, mentre io, in cucina, lavoro al pc da casa. Ieri sera siamo andati al cinema e ritornando a casa mi ha detto una cosa che penso che solo fino a qualche mese fa lei stessa, che rifugge dalla monotonia e dalla staticità della coppia, non avrebbe mai neppure osato pensare: "con te le cose più semplici e banali appaiono belle" o insomma una cosa del genere...Credo che sia - e gliel'ho detto subito - il complimento più bello che abbia mai ricevuto, soprattutto se giunge da una persona della quale si è innamorati, o giù di lì!