Pensieri in libertà

Una giornata davvero particolare...


chissà forse un giorno potrei smetterla di stupirmi: ma se e quando ciò avverrà forse la mia stessa vita avrà cessato di esser tale...oggi, per mia fortuna, sono ancora contento di trovare in me lo stupore delle emozioni che mi attraversano mentre vivo, più o meno rocambolescamente, la mia vita di coppia.E così quella che sembrava essere una normale mattinata di un venerdì fra i tanti, si rivela sin dalle prime ore dal risveglio, ricco di emozioni: non sono solo scosse positive quelle che mi percuotono... la paura di un laido e strano malditesta che continua a disturbare la mia compagna, ormai da qualche giorno, ci spinge a ricorrere al pronto soccorso: e così le ore della mattina trascorrono lente e tormentose nell'attesa di sapere qualcosa... di tanto in tanto la rete telefonica ci consente di scambiarci qualche breve sensazione tramite il telefonino... e pensare che io lo odiavo questo "stupido strumento tecnologico"...poi, ad un tratto, ricompare: il suo volto è stanco: io sono felice di rivederla quasi come fosse la pprima volta... ma non la prima volta in cui l'ho incontrata... ma si insomma, quella in cui per la prima volta ci siamo baciati! e di nuovo li accanto a me...ci allontaniamo dall'ospedale: una telefonata urgente che giunge dal mio capo: ha bisogno di una risposta e per dargli quella risposta devo correre in ufficio: così cerco di attraversare velocemente la città, ma il traffico sembra voler di proposito rallentare il mio tentativo... fortunatamente un collega riesce a darmi una mano: il mio capo ottiene per tempo la sua risposta, mentre noi arriviamo in ufficio... raccolgo le mie cose: lavorerò nel pomeriggio, mi dico...così quello che doveva essere un normale venerdì di lavoro si trasforma in un'occasione in più per conoscerci, per stare fianco a fianco, anche in momenti difficili in cui tutto può apparire impossibile... e invece adesso io sono qui, accanto a lei che legge l'ultimo Dyd e sorride per le assurde battute di Groucho: io le tengo la mano, non adesso altrimenti non potrei scrivere!, e le chiedo di tanto in tanto "come stai?"...lei mi guarda e mi chiede semplicemente: "ma tu mi vuoi bene?"...ed io candidamente: "Sì!"...io continuo ad essere emozionato e la vita accanto a lei assume proprio un altro aspetto...chissà...