Pensieri in libertà

e con questa sono tre!


nel giro di un paio di mesi già tre "proposte editoriali"! ma neanche Stephen King...peccato poi a scoprire, nel leggere fra le righe, che la fregatura esiste: nascosta all'inizio, ma poi arriva! ma andiamo per ordine, forse devo riprendere la storia un po' più dal principio...tempo addietro, circa 10 anni fa, lavoravo alla Mondolibri e un anno conobbi una ragazza che mi aveva stregato... fin qui nessuna novità, direte voi, e non vi do tutti i torti visto che purtroppo non sono indifferente al fascino femminile... per conoscerla iniziai timidamente a scriverle della mail... così diventammo amici, anche se io "ambivo" a qualcosina in più: ma anche in quel caso, ovviamente, la "regola dell'amico" ebbe la meglio...ma al suo compleanno, dopo circa 6 mesi di e-mail e di rarissime uscite insieme dal lavoro, arrivò il suo compleanno: dovevo inventarmi qualcosa che la colpisse davvero... e così scrissi il mio "primo ed unico romanzo breve": una storia, la nostra, attraverso l'uso di un io narrante che ripercorreva la nostra "conoscenza" seguendo il racconto che sbocciava dall'intreccio delle mail che ci eravamo scambiati in quei mesi...ne uscì un libercolo che stampai e feci rilegare in due copie: una la tenni ed una la regalai a lei con dedica...da non più di un paio di mesi ho pensato: ma perchè non provare a pubblicare il romanzetto con qualche casa editrice minore?!  l'ho quindi inviato a tante case editrici.Ed oggi la terza risposta: un'altra casa editrice che mi invia la proposta editoriale: peccato che per pubblicarlo debba pagare io, a loro, una quota da 1500 a 2000 euro circa! Per carità, è vero che a "che tempo che fa", ebbi modo di sentire che per la pubblicazione di "se questo è un uomo" Primo Levi dovette pagare la stampa delle prime copie al suo editore... ma io non credo di essere all'altezza di Primo Levi e quindi penso che attenderò ancora l'esito della lettura da parte di altre case editrici. Nel frattempo mi chiedo: ma non sarebbe meglio per tutti se si pubblicassero soltanto le cose pubblicabili senza illudere nessuno? se un giorno qualcuna delle case editrici alle quali ho inviato il mio manoscritto mi dicesse: "fa cagare", be' forse lì per lì ci resterei male, ma almeno gradirei a mente fredda la risposta sincera!