Pensieri sparsi

L'Onu mette al bando le armi nucleari. Barack Obama: serve uno sforzo globale


Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, presieduto per la prima volta da un presidente americano, Barack Obama, ha approvato all'unanimità una risoluzione contro la proliferazione nucleare. "Ci saranno giorni difficili su questo cammino - ha detto Obama, subito dopo il voto per alzata di mano - ma ci saranno anche giorni di speranza, come questo".La risoluzione - Chiede la fine della proliferazione delle armi atomiche e chiede ai Paesi firmatari del Trattato di Non Proliferazione nucleare (Tnp) di mantenere il loro impegno a non sviluppare armi atomiche. Il documento esorta gli stati che non hanno firmato in Tnp a partecipare allo sforzo per giungere al disarmo. La risoluzione non menziona Paesi specifici, ma è un riferimento a India e Pakistan (mentre Israele non ha mai ammesso ufficialmente di avere ordigni atomici). La risoluzione, senza nominare direttamente Iran e Corea del Nord, menziona anche le "grandi sfide esistenti al regime di non proliferazione nucleare".Cosa prevede - Il documento (è la risoluzione 1887) di cinque pagine preparato dagli Stati Uniti e negoziato al Palazzo di Vetro nelle ultime settimane" chiede a tutti gli Stati che non fanno parte del Tnp di entrare nel trattato come Stati non nucleari, in modo da raggiungere l'universalità in una data prossima". Il documento invita, ma non obbliga, i Paesi a dare luce verde agli ispettori internazionale per il controllo di materiale esportato che potrebbe servire a costruire una bomba, anche nel caso di un Paese che si ritira dal Npt (é il caso della Corea del Nord).La risoluzione non è vincolante - Il Consiglio di Sicurezza dovrebbe chiedere esplicitamente con un secondo voto di sottoporre i materiali al controllo dell'agenzia internazionale. I Quindici "incoraggiano gli sforzi per lo sviluppo degli usi pacifici dell'energia nucleare da parte di quei Paesi che vogliono mantenere queste capacità" e"incoraggia il lavoro dell'agenzia internazionale sull'energia atomica", in particolare nel "minimizzare il rischio della proliferazione". Il documento non menziona per nome i non firmatari. Gli occhi sono comunque puntati su Israele (che ha sempre negato di avere bombe atomiche), India e Pakistan, tre potenze nucleari che non hanno aderito, oltreché sulla Corea del Nord, uscita dall'Npt. La Libia è invece entrata nel gruppo dei 'buoni' rinunciando all'atomica nel 2003 e rispettando quindi il Tnp, cui aveva già aderito in passato.Stati Uniti soddisfatti dal sì della Libia - Gli Stati Uniti sono soddisfati perché la Libia ha appoggiato la risoluzione sul disarmo e la non proliferazione nucleare nonostante il "no show" del leader libico Muammar Gheddafi alla riunione del Consiglio di Sicurezza presieduta dal presidente Barack Obama. "Siamo soddisfatti che la Libia abbia votato la risoluzione", ha detto la ambasciatrice al'Onu Susan Rice all'uscita dei lavori del Consiglio. Tripoli è stata rappresentata alla riunione dall'ambasciatore libico all'Onu.24 settembre 2000 Redazione Tiscali