L’essere come io sono, come tanti sono.
Difficile capire un pensiero, una filosofia, la vita.
Rendere possibile il non possibile.
Ecco… cui si vive
L’essere delle tante filosofie, pochi mettono in atto.
L’essere, all’essere stesso ”La VITA”
Il mondo di vita, è denaro.
L’Anima, sofferente.
Capire, attraverso- occhi dell’anima.
Viviamo un’inabilità (Il Piacere) più che alla Vita.
La solitudine non vede con occhi, altri non vedono né sentono.
Il sole, l’acqua, il vento- nasce un suono, ”Il suon Della vita".
Nessuno conosce.
Essere se stessi, altri tradiscono.
Credere in loro,ma non credono in se.
“Nascondono l’inganno”
Crediamo nel vero, ma e falso, qual è dunque verità.
L’essere interiore, pochi sanno fare.
La realtà è una giungla,
Pronta ha sbranare ogni virtù.
L’handicap
Non e un muro
Ma da valore alla vita.
Vivo, cui colpa non ha.
L’essere svanisce
Ecco la mia oscurità.
Vidi il mondo
Vidi le bellezze
Vidi i confini
Sentì i piaceri, ma!
Non vidi la fine.
Questo e ciò che l’essere, crea ad altri.
Oggi per irresponsabilità, subiamo ogni violenza anche la fine.
Questa fu la mia.
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Volevo pubblicare far conoscere la realtà nel mondo, anche se tutti conoscono, e pochi fanno, forse paura, perdere il lavoro.
Questa paura non deve esistere, bisogna essere giusti con i giusti, e non giusti con i non giusti.
Vero! Il lavoro e sacro, vero anche la famiglia, il titolare giusto con quelli non assenteisti, pensiamo ai nostri figli, il non mancare il pane.
Si! Giusto anche questo, allora pensiamo… pensiamo…pensiamo.
Ecco! Idea…facciamoci “Ammazzare”.
Ora… i nostri figli faranno la fame, e non solo.
Uno dei genitori e sofferente (Causa Lavorativa).
Ora! Pensate che quello stipendio cui ogni mese si percepiva non torni ai conti! Pensato!
Ogni sogno svanisce, la sofferenza non e solo tua, ma tutta la famiglia soffre.
Passano gli anni, un due, tre, sei, otto, quanti ne sono passati.
La tua banca ti considera un nulla, voi presentate ogni prova pur che conceda uno spiraglio di luce, per resistere fin che tutto ritorni come un tempo, ”Concesso” ecco un piccolo sospiro, ma e solo un mese, poi ecco il prossimo ultimo giorno, “ritorna la disperazione”.
Idea?! chiederemo un piccolo fido ”Non concesso”
Chiederemo aiuto ai “Parenti”
Prima porta!-“
Seconda porta!-“
Via, via ecco la combinazione, la famiglia, parenti, banche mettiamo un punto di domanda, una virgola, mettiamo tutto quello che vogliamo ma questa e realtà.
Ogni forza resiste, anche questo, cerchi di tenere unita la famiglia, cerchi di non perdere ciò che in tempo indietro conquistasti,
Sopporta, per non far sentire l’odio di se stesso in se stesso, inizi con il pensare che sei un nulla, incapace di affrontare la vita, mantenere la tua famiglia e difficile, ogni porta e negativa, il parente non può, il fratello non può, la banca richiede garanzie, qualche galante, vogliamo scherzare vero!
Scherziamo… allora inizia una guerra, la tua guerra.
Mandiamo al diavolo voi tutti, parenti amici, e via, via, sempre più.
Ecco uno scudo assai massiccio, impenetrabile difficile entrare,
Si chiama “Cuore”quella sofferenza, d’anni accumulati, per essere insensibile ad ogni forma esistente, nulla e possibile, parenti compresi, quella rabbia sì e racchiusa in cuor tuo, quei ricordi, quella mano porge aiuto, oggi non porge più.
Si, alla fine dissi perché, perché l’essere da prima era amico e parente,
Ora l’amico non esiste, e il parente non ce.
Queste una delle tante cause, una delle tante cui ricordare sino alla fine.
Oggi dopo tanta sofferenza non e ancora la fine, ma continua… continua, ancora.
Pensate quando andrete in un ristorante, in trattoria, in pizzeria,
Quanti sguardi essi porgono verso la tua persona, tu senti, ma taci.
Ecco la parola (disabile) lasciatelo passare, come avere un fungo maligno, contagioso, cui anche nei luoghi di villeggiatura sei onorato dalla disabilità cui essa e parte di te.
Non discutiamo di mare, sei contagioso, loro… ti squadrano, e se poi sei in acqua… provate ad indovinare ciò che accade.
Senti loro fuggir via per non essere contagiati, siamo dei virus, siamo ombre, facciamo paura per quello che noi siamo, dimenticavo… in acqua siamo dei squali, ecco il motivo della loro paura.
Prendiamo con ironia la nostra vita, mettiamo un po’ di filosofia,
Ad ogni parte esiste il bello, il brutto, il buono, il cattivo, ma ricordiamo sempre che il disabile, resterà… (Disabile) e i conti non tornano.
…………..Alla prossimo storia……….Ciao………...
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Dispiace aver tolto ciò che era in corso sulle udienze.
Sicuramente voi comprenderete il problema,"Esiste ancora", prometto, presto saranno pubblicate, quando tutto sarà finito.
“Vogliate scusare”.
Grazie.
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Storia
Mi e stato chiesto basandomi sul mio caso cui molti come me oggi sono reali.
dire “Facilità, ho difficoltà”, credo pienamente che non esista il dubbio di una nuova avventura, se così vogliamo interpretare.
Vero … che il materiale che dona (L’Inail) e utile, ma e fondamentale per la situazione attuale.
Io divenuto Cieco per causa di negligenza da parte del datore di lavoro, cui oggi ancora in causa per un diritto cui la mia persona, la mia anima, il mio orgoglio, il mio essere, sembra svaniti in un nulla.
La mia storia, una come tanti altri, vede sofferenza senza luce, né colori, ma sente con Cuore la verità dell’essere umano, ingordo e non saggio delle azioni.
Oggi una Vita… Si! Un rinascere vero, cui capire il giorno e la notte, sognare anche senza quella luce esterna, perché non e quella la vera luce, la vera luce e il nostro (IO), capace di far vivere l’essere più che mai.
grazie a questi ausiliari cui guida noi stessi al mondo virtuale, e reale. conoscere e farsi conoscere, raccontare le tue avventure, andare al mare, conoscere gente nuova, amici nuovi, avere nomi e numeri nuovi dei nuovi amici, e non solo.
L’anno scorso sono andato al mare, oggi sono un naturista, vero! non posso vedere, ma grazie a queste persone, grazie a questi ausiliari che hanno dato la possibilità di muovermi.
Tante e-mail, oggi organizzo un ritrovo, ma oltre questo “ Vivo “,
bisogna capire che non e l’ostacolo che impedisce il cammino, ma l’essere Umano.
Allora abbattiamo con testa alta, e trasgrediamo il loro sguardo verso la Vergogna in loro stessi,
noi pur senza una parte del nostro corpo, siamo uguali ad altri, la nostra anima e come la loro, forse! Più sensibile… Sicuramente” Si”.
La parola non e uguale alla realtà, ma la realtà esiste e siamo noi, loro ed altri come noi.
Non dobbiamo nasconderci, rimanere chiusi in una stanza, aspettando il giorno che verrà.
Uscire farsi vedere, farsi conoscere, comunicare con la superiorità dell’essere, cui loro credono.
Allora giochiamo! Si giochiamo a nascondino, giochiamo la realtà, non dobbiamo vergognarci del nostro corpo, esso e come un’automobile, nuova e Brillante, ma quando diventa vecchia! Ecco il problema, ma noi non siamo l’automobile, siamo esseri umani che nulla toglie ad esso.
Il mio modo di vivere e non accettare il mio essere, ma farmi accettare da altri, bel brutto che sia, integro e non integro.
Il mio pc… grazie ad esso conosco e continuo nel conoscere nuove amiche, amici, e avventure cui non e mia intenzione fermarmi anche se l’ostacolo e presente, io abbatterò colui ch’è abbattibile, più grande sarà l’ostacolo più coraggio assorbirò.
La mia filosofia e Vivere senza alcuna condizione, perché esisto per me, per altri come me.
avete la possibilità di imparare l’uso del “PC” iscrivetevi in vari forum, ove io ed altri… altri anche senza nulla in se, chattiamo e comunichiamo, da un mondo cui non conosciamo, ma quando e il momento delle ferie, allora si potrà andare ove esiste quella comunicazione che prima virtuale, ora reale.
Ecco che il problema non esiste, perché siamo tutti uguali, ma reali l’un l’altro.
Sapete la differenza, conosciamo il limite, ma oltre questo e vita vera.
Ora arriva il momento del saluto, spero che questo vi aiuti nel capire che nulla cambia, ma accettiamo il destino cui appartiene in noi, e noi ad esso.
Perché il destino siamo noi.
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“REALTA’.
“Realtà”.
Naturalmente per non compromettere problemi,
Oggi… questa reale condizione non e finita.
Per tanto mi astengo nel riferire nomi, date.
Vogliate scusare con anticipo ” umili scuse”.
Diritto di vivere, sognare, gioire, morire.
Quanti vorrebbero gioire
Vivere un sogno che si realizzi
Dividendo ogni piccola cosa
Con la tua metà.
Sembriamo uguali
Cerchiamo ciò che già abbiamo
Hai me! Non vediamo.
La propria vita.
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Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 20:40
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 17:55
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 11:42
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 11:36
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 11:35