Post n°6 pubblicato il 28 Gennaio 2015 da aariete.78
Finalmente ci siamo: Mario Draghi ha dato inizio al "quantitative easing europeo" festeggiato da poderosi rialzi dei listini azionari. Una volta un uomo saggio mi disse: www.pensieronuovo.it
|
Post n°5 pubblicato il 13 Ottobre 2014 da aariete.78
dopo i due interventi introduttivi sul debito pubblico (come funziona/ la sua genesi), finalmente, l'unica possibile SOLUZIONE. Chi ha letto gli interventi precedenti, avrà chiara la necessità di adottare "decisioni epocali" volte a ripianare il debito pubblico piuttosto che contenerlo. È fondamentale, pertanto, agire tempestivamente, prima che la "leva monetaria" si esautori, al fine di evitare ineluttabili "adeguamenti catastrofici" di "malthusiana" memoria. 1)La riforma sanitaria. L'attuale sistema sanitario, decentrato su base regionale, è incancrenito da elevati livelli di corruzione che, da un "passaggio di mano all'altro", ne aumentano esponenzialmente i costi in corrispondenza di servizi scadenti. 2)La riforma delle autonomie locali. Prima di addentrarmi nell'analisi di tale proposta mi soffermerò su un presupposto ancor più importante. a)abrogazione delle regioni, comprese quelle a statuto speciale, delle provincie, delle "città metropolitane". Una riforma di questo tipo: www.pensieronuovo.it
|
Post n°4 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da aariete.78
Di chi è la colpa di quanto sta accadendo? E' una domanda che mi viene frequentemente rivolta e la risposta è sempre la stessa: Di tutti. Da www.pensieronuovo.it la GENESI del debito pubblico: colpe e collusioni di un popolo che non prova (ancora) vergogna!
Nell'articolo precedente abbiamo esaminato le dinamiche che sottendono il debito e come si sviluppano in base ad un "rapporto di scambio". www.pensieronuovo.it
|
Post n°3 pubblicato il 30 Settembre 2014 da aariete.78
Da www.pensieronuovo.it, il primo di tre interventi sul debito pubblico: COME FUNZIONA.
Sebbene ritenga ben altre le reali motivazioni della crisi, è fatto assodato che continui ad essere associata alla gestione del debito. L'aumento del debito permette un immediato incremento di "ricchezza" da cui deriva una progressiva diminuzione di fiducia, persa la quale non sarà possibile ottenere altro credito. Questo concetto, chiamato "rapporto di scambio" o "trade off" tra due variabili (rappresentabile matematicamente con una parabola rovesciata) è presente in tutte le dinamiche economiche e sociali. Il passaggio da uno scambio favorevole ad uno non favorevole attraversa un punto di ottimo in cui il trade off è il migliore possibile. Invito a notare, come spunto per future riflessioni, che il raggiungimento di questo fatidico punto ottimale è possibile solo in corrispondenza di una "regola", di un sistema di norme, cioè, che opponga efficacemente il contraente debole (dipendente) a quello in posizione dominante (datore di lavoro). La credibilità del debitore dipende dalla percezione (spesso fuorviante) che il creditore ha di quest'ultimo secondo un consolidato luogo comune che si sviluppa in base alla seguente associazione: potere - ricchezza - capacità di ripagare i debiti. Esaminiamo la situazione attuale utilizzando le conclusioni raggiunte. www.pensieronuovo.it
|
Post n°2 pubblicato il 22 Settembre 2014 da aariete.78
Sfrecciano a bordo di auto di grossa cilindrata, possibilmente "suv". D'altronde è nella distanza tra l'abitacolo e l'asfalto la misura del loro ego. Spesso sono sconosciuti all'anagrafe tributaria: conti correnti in paradisi fiscali e beni mobili ed immobili intestati a società di comodo rette da "prestanomi". Non hanno alcun rispetto verso il prossimo tantomeno amore per la propria nazione; sono apolidi dalla nascita e, se la giustizia si "accanisce" contro di loro, diventano nomadi sino alla morte. Truffa, evasione, riciclaggio, falso in bilancio, corruzione, sono il loro "pane quotidiano". Il menefreghismo è la loro religione; il loro motto: "fesso mai!" Non hanno alcun ideale politico: ciò che li spinge a votare è la possibilità di continuare a godere dell'impunità. Vivono "d'azione", la medesima che ha permesso loro di arricchirsi, non di rado, a discapito degli altri. Hanno molti ammiratori, fanno proseliti, a volte scrivono libri. Ospitati in qualche talk show amano ripetere: "noi ce l'abbiamo fatta!". Il loro emblema potrebbe essere un REVOLVER: superfluo spiegarne la ragione. Leggermente trasandati ma con una trascuratezza "consapevole", anzi ricercata. Capigliature in disordine che, a ben guardare, hanno ricevuto più volte "l'attenzione" di un barbiere. Immersi nei loro utopistici ideali rifuggono ogni tipo di confronto. Credono di essere avanguardie di una società decadente; delusi "dall'uomo" adulano i loro "dei" rinchiudendosi in un "isolazionismo settario". Sovente, frequentano circoli culturali per giudicare, da un ambiente puro, un mondo contaminato. A differenza dei primi, non mancano di rispetto al prossimo; semplicemente lo ignorano manifestando superbia ed arroganza. Del resto sono talmente "al di sopra della media" che non perdono tempo ad ascoltare chiunque abbia un parere diverso. Il loro motto è "nessuno come me!"; dell'ipocrisia hanno fatto una bandiera: a favore dei più deboli ma attorniati dai più forti, per l'immigrato ma non sotto la propria abitazione, per uno stato sociale che non costi troppo, contro ogni forma di sfruttamento a patto che non peggiori il loro tenore di vita. Costantemente in malafede, se soccombono nei contradditori che raramente accettano, si difendono con obiezioni pretestuose; una serie infinita di eccezioni che demoliscono regole piuttosto che confermale. Mai interessati a punti di vista differenti rispetto ai dogmi dalle "élite" di appartenenza, hanno il terrore di poter cambiare idea. Vivono di teoria, sono "statici" ed "immutabili" come i loro totem. Hanno un solo orientamento politico: quello che li fa sentire migliori rispetto alla "massa". L'oggetto che più li rappresenta è il LIBRO, un bellissimo libro, di quelli enormi, con le scritte dorate e con i caratteri stampati in bassorilievo. Un testo che impreziosirebbe una qualunque libreria se non fosse per il fatto che non verrà mai letto: un inutile pezzo di carta utilizzato per riempire uno spazio invece di arricchirlo. Gli uni odiano gli altri accusandosi reciprocamente di essere la causa dello "sfascio nazionale". Ben rappresentati da rispettivi schieramenti politici che, irresponsabilmente, continuano a propiziarne i favori, non sanno di essere perfetti complementi del medesimo problema, della stessa degenerazione culturale: "Libri" e "Revolvers". I più acerrimi nemici del Rinnovamento.
www.pensieronuovo.it
|
Inviato da: Array2dgl
il 05/06/2015 alle 14:58