Peperone Al Forno

Boicottare: una scelta civile


Nonostante la poca consapevolezza -soprattutto da parte delle nuove generazioni- tutti noi, in qualche modo, facciamo politica. Siamo parte di un sistema, ma spesso, piuttosto che condizionarne l'andamento, al contrario ci facciamo condizionare dalla politica capitalista del sistema stesso, incosapevoli che il più delle volte è una politica sbagliata, che nega i diritti umani e spesso è strumento di sfruttamento dei paesi del sud del mondo.Come facciamo a lamentarci della nostra classe politica se noi, in primis, siamo completamente indifferenti alla nostra politica economica e sociale? Il politico dovrebbe essere solo il rappresentante del popolo, è il popolo che dovrebbe governare, ma purtroppo, oggi, il popolo non si occupa della cosa pubblica, pensa sempre più al suo benessere personale e ignora le proprie responsabilità "politiche".Il popolo, ignorante, non può difendersi dagli abusi di quella minoranza ricca e potente che sfrutta la politica solo per tutelare i propri interessi, fottendosene dell'impiegato, dell'operaio,della casalinga, dello studente. Ed è qui che parte la rivolta, che prima di tutto è una rivolta culturale, è la guerra della conoscenza: Berlinguer lo diceva trenta anni fa: i giovani devono impadronirsi della cultura, di ogni ramo del sapere, questo è l'unico modo per contrastare pacificamente l'abuso, il privilegio e l'ingiustizia.Tutti noi facciamo politica: quando entriamo in un supermercato per fare compere facciamo politica: decidiamo, scegliamo, se comprare il prodotto di una multinazionale che non rispetta i diritti umani, che sfrutta le persone e l'ambiente, o comprare il prodotto di una cooperativa etica, occidentale o dei paesi del sud del mondo che arriva in Italia col commercio equo e solidale.L'articolo completo sul sito dell'autore www.chimeraweb.net/scelta_civile_cc.htm al quale appartengono le immagini e i contenuti di questo post.A noi i commenti.