Dell'Amore

Un numero finito ...


Accucciato sul divano vuoto, Leonard disegnava forme con la mente.Sistemava il cuscino.La tv accesa  proiettava insieme duecento canali.Leonard disegnava Eleonor..La stringeva tra le braccia.Nell’angolo della stanza un arco, frecce.Un oggetto, un’ arma, volendo una metafora, metafora di una ipotesi.Il divano, vuoto.Il vuoto, immenso, dentro.Leonard amava Eleonor.La parete vibrava di vita, vomitata insieme dai duecento canali.Eleonor dormiva.La mano di Leonard oscurò ognuna di quelle duecento finestre.C’era, dietro la casa di Leonard, una serra.Vasi, ognuno con una orchidea.Numerate, da 1 a 36.500.Un numero finito, non grande.Leonard recise la numero uno.Scrisse un biglietto : “ Ti amo, Eleonor”.Scrisse: “ Per sempre”.La pose sul divano, tra le linee del disegno di Eleonor.Chiuse gli occhi e si addormentò.Un numero finito, 36.500, cent’anni contati a giorni.L’indomani Leonard avrebbe rifatto la stessa cosa, tra linee immaginarie o tra le mani di Eleonor, lui avrebbe deposto un’orchidea.Per sempre.Dietro la casa di Eleonor c’era una serra.Eleonor recise la numero uno di 36.500.