Percorso di LUCE

GUARIRE CON LA CRONORIFLESSOLOGIA 1


La nostra identità si costruisce sulla base dei mattoni costitutivi della memoria autobiografica, dellenostre relazioni affettive ed emozionali, del nostro irripetibile bagaglio genetico. Ogni volta cheperdiamo un nostro caro, perdiamo apparentemente la sua presenza, la sua voce, le sue carezze, il suomodo di fare. Tutti questi attributi, assimilati e sedimentati con il tempo nella nostra identità,improvvisamente si disperdono, si annullano. In quel preciso momento si risvegliano tutti i lutti,presenti e passati, in un urlo agghiacciante che investe e scuote il corpo e la mente.La nostra sofferenza nasce dal fatto che anche una parte di noi muore, si dissocia irreversibilmente dairicordi coscienti per perdersi nell’oblio. Un doloroso senso di mutilazione pervade l’organismo,contamina la psiche, spegne la gioia di vivere. Un buio opprimente aleggia su di noi e ci costringe allachiusura e all’introversione. Ci comportiamo come la tartaruga spaventata, che nasconde il capo e gliarti dentro la corazza per sfuggire alle insidie del predatore.  
Come precisa lo psichiatra Brian Weiss nel suo bellissimo libro Messaggi dai Maestri “…le parti piùrecondite della mente (e del corpo, NdA) non sono soggette alle comuni leggi del tempo. Gli eventiaccaduti in un lontano passato possono ancora toccarci con penetrante immediatezza; le vecchie feriteinfluenzano i nostri umori e il nostro comportamento come se fossero state inflitte ieri, e qualche voltail loro potere persino aumenta con il passare del tempo…”.