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Tessuto Connettivo e Sistema Miofasciale


.17 marzo 2020: Dicevamo... il TESSUTO CONNETTIVO e il SISTEMA MIOFASCIALE ...   cosa sono?  Non è così facile spiegarvelo.... è tutto connesso dentro di noi.... meravigliosamente semplice e complicato..Il sistema miofasciale   è costituito da: tessuto connettivo (fascia connettivale) + tessuto muscolare (muscoli). .Rappresenta il più vasto organo sensorio del nostro organismo; è da esso infatti che il sistema nervoso riceve la maggior parte dei nervi sensitivi che trasportano informazioni grazie ai numerosissimi recettori interstiziali presenti sia negli interstizi muscolari che nella fascia  .  [... vi ricordate la sensibilità propriocettiva.... quella che facciamo sulla medusa azzurra?.... ecco questi lavori servono per insegnare al vostro corpo a interpretare velocemente le informazioni che arrivano dall’esterno, incrociandole con le sensazioni provenienti dall’interno, per poter aggiustare istantaneamente la postura e il movimento in base alle esigenze che mutano di continuo]Il corpo deve conoscere attimo per attimo le condizioni ambientali per potersi collocare istantaneamente e in modo opportuno.L’uomo è un sistema cibernetico per eccellenza: il 97% delle fibre motorie sono coinvolte in meccanismi autonomi, solo il 3% è riservato all’attività intenzionale (ora capite perché è così difficile accorgersi delle tensioni che abbiamo accumulato).Ma cos’è il tessuto connettivo?È un vero e proprio sistema che connette tutte le varie parti del nostro organismo.Esso forma una rete (struttura tensegrità) che avvolge, sostiene e collega tutte le unità funzionali del corpo, partecipando in maniera importante al metabolismo generale.Come un network che si estende in ogni angolo e spazio corporeo..A differenza degli altri sistemi (nervoso, endocrino, immunitario) che si avvalgono della chimica, il tessuto connettivo presenta un  metodo  più arcaico, quello meccanico: esso semplicemente “tira e spinge” comunicando così da fibra a fibra, da cellula a cellula, dall’interno all’esterno.... tramite la trama fibrosa (sostanza fondamentale) e sofisticati sistemi di traduzione del segnale meccanico..Ogni tipo di cellula nel nostro corpo ha funzioni diverse:-le cellule nervose —> conduzione degli impulsi-le cellule muscolari —> contrazione dei muscoli-le cellule epiteliali —> secrezione di enzimi ed ormoniLa funzione delle cellule connettivali è —>  creare l’ambiente per tutti gli altri tipi di cellule, costruendo sia l’impalcatura che le tiene insieme, sia la rete di comunicazione tra esse..Quindi anche i muscoli e le ossa sono organizzati e sostenuti da questa rete.In particolare i muscoli sono avvolti nella fascia, ogni singola fibra lo è (=MIOFASCIA) così il movimento non è solo un’azione muscolare, ma è un’azione combinata e inseparabile tra: muscolo e fascia connettivale.Il sistema fasciale non ha soluzione di continuità ed è l’unico elemento anatomico che mette in contatto (=connette) tutti gli organi ed apparati che così agiscono come un sistema integrato e non come unità separate.      [Vi ricordate quando siamo sdraiati con le ginocchia appoggiate  a sinistra e vi parlavo “della coperta troppo corta”?  ... se tiro da una parte si solleva l’altra: quando chiudo bene le ginocchia sovrapponendole si solleva la spalla opposta; se appoggio bene questa spalla, il ginocchio si stacca....ecco qui sentite di essere un tutt’uno.].Per questo ha un ruolo cruciale nello stato di equilibrio generale..Una caratteristica fondamentale è la sua capacità di apprendimento attraverso gli stimoli che gli pervengono: —> uno schema di movimento ripetuto costantemente si apprende (= si stabilizza) in circuiti neuronali diventando un processo automatico, che quindi non richiede l’impegno della consapevolezza.—> la forma appresa tenderà a permanere: il tessuto connettivo accumula nella sua memoria questi comportamenti e col tempo li assume come propri. Questa capacità di creare e realizzare compensazioni è la base della sopravvivenza (= capacità di adattamento)..Questo nel bene e nel male: -è un bene imparare e automatizzare schemi motori corretti, come nello sport o nel nostro caso  gli schemi motori utili per proteggere i nostri punti deboli  [per esempio contrarre pancia e glutei ogni volta che alzo le braccia per proteggere la schiena che tende ad inarcarsi]-è un male quando si apprende un adattamento per sfuggire al dolore fisico ed emotivo  (avevamo visto che il corpo compensa istantaneamente con blocchi, chiusure, contrazioni...)  = adattamenti disfunzionali che purtroppo tendono a permanere anche quando non sono più necessari, che cambiano la nostra postura e  col tempo anche la nostra morfologia, anche senza che ce ne rendiamo conto.  .Ecco che siamo tornati alla nostra postura, alle contratture antalgiche, alla rigidità e ipertono di alcuni muscoli che si sobbarcano lavori che non competono loro e che col tempo cambiano morfologia alterando estensibilità e elasticità = muscoli retratti ed accorciati che limitano i movimenti e innescano un circolo vizioso con il sovraccarico funzionale di alcuni distretti e conseguenti altre modificazioni strutturali..     [Noi abbiamo lavorato con la pallina da tennis contro il muro proprio andando a cercare i punti del nostro corpo dove si sono accumulate negli anni delle tensioni a nostra insaputa.... (tanto è vero che alcuni di voi avevano sul viso non solo l’espressione del dolore, ma anche la sorpresa di provare un dolore così acuto....]In quei punti  cosa è successo?Si è alterato il tessuto connettivo!Inizia con una progressiva perdita di acqua che determina un addensamento e quindi una peggiore lubrificazione tra le fibre.Si limita così il libero scivolamento tra le fibre di collagene nei punti di incrocio fisiologico con conseguente aumento della densità del tessuto = minore libertà di movimento, minore elasticità.Il tessuto connettivo presenta la formazione di cordoni fibrosi, sensibili e dolenti, proprio dove i grandi muscoli si incrociano... proprio dove appoggiamo la pallina da tennis!Proprio dove vi fa più male!! .Ma non  è detto che lì sia l’origine del problema!  La sofferenza o la lesione facilmente sono in un altro distretto, anche lontano.... dipende quanto tempo è passato e quanti adattamenti disfunzionali a catena il vostro corpo, il tessuto connettivo in particolare, ha messo in atto per aggirare il problema.  .Queste zone ipersensibili sono i cosiddetti  trigger point = punto grilletto = TPUn’ area localizzata altamente irritabile di una banda contratta del muscolo.Si sviluppano dove c’è un eccesso di attività perché quando il muscolo rimane sempre contratto c’è vasocostrizione locale e quindi ischemia (non riesce a ricevere nutrimento, non riesco ad eliminare le tossine).Anche il flusso di energia e bloccato. .Come disattivare queste zone ipersensibili   (TP) ?Con massaggi profondi, con esercizi di allungamento statico e dinamico. NB. Attenti però perché quando allunghiamo o massaggiamo una zona già infiammata  le fibre muscolari e tendinee intorno, che sono già stressate ed ipertese dal TP,  gradiscono un allungamento lento e controllato, una pressione dolce e graduale.Un movimento brusco o eccessivo ottiene l’effetto opposto (anziché rilassarsi il muscolo si contrae per  paura di farsi male)—> è pericoloso!! .     [quindi quando ci  appoggiamo la pallina tra la schiena e il muro per farci un  massaggio profondo in un punto preciso,  il mio consiglio è:-appoggiati al muro e fai scorrere la pallina senza schiacciare,  finché non trovi  il cosiddetto “segno del salto” cioè il punto più dolente, il TP- applica una pressione lenta e costante muovendomi avanti-indietro o a piccoli cerchi fino a sentire la prima barriera (cioè sento che non devo schiacciare di più)- in quel punto mantengo la pressione fino a sentire che si ammorbidisce.... questione di secondi o minuti, dipende da quanto è ostinato quel muscolo- ripeto la manovra aumentando la pressione fino alla seconda barriera... lentamente e in profondità Come sempre:  le prime volte per meno tempo e ancor più delicati, per darvi tempo di capire e sentire] Le regole: GRADUALITÀ  E COSTANZA sono sempre sempre sempre da rispettare!!Vi parlo di questo, perchè in questi giorni avrete più tempo del solito da dedicare al vostro corpo, per connettervi con le vostre cellule, per parlar loro..... ma qui sconfiniamo nella fisica quantistica.... che non escludo possa essere un altro argomento .....Concludendo quindi:-devo riscaldarmi per permettere migliore scivolamento tra fibre e fascia connettivale   (minore attrito = anche a minore usura oltre che migliore funzionamento)-devo mantenere tutte le articolazioni in movimento, per evitare che se ne riducano le ampiezze (ecco che tornano utili gli esercizi che facciamo all’inizio dell’ora)-solo quando il movimento è ampio e armonioso posso aumentare l’intensità per meglio tonificare i muscoli durante tutta l’escursione —-> con gesti corretti e controllati rinforzo i muscoli—> con movimenti ampi e lunghi mantengo le articolazioniSe sento tensioni cerco di allentarle:-con esercizi di allungamento e respirazione diaframmatica -con l’automassaggio con la pallina .Devo avere come obiettivo un equilibrio generale, composto da tanti diversi equilibri, di ogni sistema, ogni organo, ogni muscolo, ogni articolazione.Vi renderete conto da soli se c’è o no equilibrio.        [Proviamo con il ginocchio:-riesco a fletterlo ad estenderlo completamente?  (vuol dire senza appoggiare sopra il vostro peso)-riesco a piegarmi giù in posizione “uovo” e ritornare? Riesco a risollevarmi da una seduta bassa? -riesco a flettere il busto in avanti con le gambe tese? Dove arrivo?  Sento tirare anche la schiena? Già queste risposte  vi avranno dato parecchie indicazioni sullo stato del vostro ginocchio e dei muscoli ad esso collegati In particolare per la maggior parte di voi (escludo le persone attente e allenate):1) muscolo Quadricipite (davanti) deve essere rinforzato perché aiuta il ginocchio a stare fermo (corretto e controllato)2) muscoli Ischio Crurali (dietro) devono essere allungati, perchè se sono contratti (retratti) tirano il ginocchio in posizioni sbagliate.     [Quindi come svolgere gli  esercizi di riscaldamento per gli arti inferiori?- affondo in ginocchio con la schiena dritta —-> rinforza Quadricipite e Gluteo, ma attenzione all’esecuzione corretta: ginocchio davanti bene perpendicolare sopra il piede corrispondente; corretta posizione anche del piede dietro. Il primo movimento è sempre più lento per stabilire fin dove arrivare senza sentire male, né durante né dopo)- affondo con la gamba dietro distesa e la schiena ben allineata in diagonale, soffio e col tallone dietro cerco il terreno —-> allunga tutta la parte posteriore]Risultato?Avete mantenuto la salute e l’equilibrio del vostro ginocchio!!!.E per la spalla?Provateci da soli, vedrete che ci riuscirete.L’obiettivo è ritrovare l’equilibrio, quindi tra destra e sinistra/ alto e basso/ aperto e chiuso.... cominciate con una verifica....Pensate anche all’aspetto psicologico (il peso che vi portate sulle spalle, l’ansia che vi fa respirare in superficie con le spalle che restano costantemente sollevate... poverine....)Oppure alle posture abituali come la borsetta, stare appoggiato alla scrivania...Oppure ai traumi o sovraccarichi cui le avete sottoposte.....§~~~a domani! Baci a tutti ale* ~~§