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Variazioni sul foglio mondo - dalla città di Roma alla Roma della patafisica


Il sindaco Veltroni sentì l'esigenza di passare alla storia (è una tentazione a cui pochi sanno resistere e lo sanno bene i lemuri) facendo ridisegnare la teca che contiene l'Ara Pacis sul lungotevere dove un tempo fu il porto di Ripetta. Ora, della teca in sè me ne frego ragionevolmente, era molto brutta anche la precedente al punto che non si distinguono l'una dall'altra. Il gesto offensivo è stato quello di costruire un muro ( e di questo veramente non se ne sentiva l'esigenza) che oltre a non servire a nulla taglia via la meta delle facciate di due chiese le cui facciate hanno la particolarità di incendiarsi di luce a ogni tramonto senza nubi che dio manda in terra. Un gesto barbaro e arrogante come di solito è in questo paese il potere. Visto che c'erano però hanno costruito sotto il muro una fontana con getti zampillanti. I viaggiatori stranieri si levano i calzari e decuociono i oiedi fumiganti nell'acua fresca. I Romani naturalmente fanno i vaghi e fingendo di parlare inglese mi mischiano coi pellegrini e fanno fare il bagno ai pupi. Una pratica bassa che proietta questa fontana indietro nel tempo quando per accogliere i pellegrini che venivano a Roma lungo la via Francigena si costruivano terme e bagni dove potersi ristorare con particolare riguardo ai piedi. La patafisica vorrebbe che, alla luce dell'evidente sincretismo che fa sopravvivere una pratica antichissima di ospitalità in una situazione contemporanea, si comincino a valutare scientificamente i piedi molto usati per arrivare a una precisa classificazione.