la mappa è il mondo

Variazioni sul foglio mondo - uno sguardo patafisico sulle cose


Ci sono parole che, nella loro vastità semantica, nascondono almeno quanto dicono. Tragedia, illusione, apparenza, conflitto, mistero, cultura... Ogni volta che ci inoltriamo nel significato di una di queste unità, cercando di rendere fattiva questa ricerca, di declinarla in qualcosa di scritto, ci rendiamo conto che la chiarezza della scrittura fa un'ombra scura su quanto è rimasto al di fuori. Una frustrante presa d'atto che la scrittura è un sistema lineare e progressivo che per quanto incide altettanto taglia fuori: drammaticamente e iirimediabilmente apollineo e quindi storico. Le parole di cui parliamo invece sono sciami di significti, nugoli di pensiero, matasse... Io credo che la vita trovi espressione nell'immediatezza che si rende anche in materia e che è apparenza di un nascosto. Io credo che ci sia un punto di incontro, una radice comune, tra il logos razionale e la sua origine mitica. In questo io mi sento greco, inattuale e antistorico.