Il posto scelto è la prima enoteca aperta a Roma sulla via dei bistrot parigini, una sorta di budello lungo e stretto dietro piazza Navona. L. lo ama: un po' per motivi ideologici perché era amichevole e complice con i giovani universitari impegnati nella politica e nella ricerca, un po' per la cucina, limitata nella scelta ma accellente, un po' perché molto disimpegnato, ti poteva capitare di trovare l'attrice famosa e snob nel tavolo accanto a due muratori in pausa da una ristrutturazione, un po' per le milleduecento etichette di vino per tutti i prezzi. Vittoria è eccitata: "Che beviamo?" "Riesling tirolese, se per te va bene"La ragazza annuisce; è concentrata sulla carta: "Che cos'è la vignarola?" "Un piatto di tradizione romana, tutto vegetale. Si può mangiare solo una ventina di giorni l'anno, il tempo in cui ci sono tutti gli ingredienti poi tocca aspettare l'anno dopo"Vittoria si incupisce: "Com'è che non lo conosco?" "E lo chiedi a me? Magari i tuoi non sono di Roma..." poi Vittoria cambiando argomento di slancio: "Di' un po' ma tu ci credi all'amore. Dico anche quello a prima vista..." "Io credo a tutto. Credo che l'amore arriva e che poi se neva. Credo che arrivi più facilmente di come poi se ne vada. Ma più di tutto credo che abbia a che fare con l'anima, con i desideri che non sappiamo di avere, che aiuti ad andare giù nel profondo, a vincere le paure e, con un po' di culo, a diventare migliori. E' la l'anima il labirinto dove Eros intreccia la sua danza e danzando può dannarci o redimerci" "Stai sempre in fissa con quella ballerina che è venuta a prenderti una volta alla fine della lezione?" "E tu che ne sai?" Vittoria ha ormai l'espressione del gatto che ha mangiato il topo:" Che è una ballerina si vede da come cammina e poi bastava come la guardavi per capire tutto" "Ma che c'entra - ma L. capisce che sta sulla difensiva - e poi è il mio lavoro saper vedere la bellezza dovunque sia e raccontarla",Vittoria ormai il topo lo ha inghiottito e ride soddisfatta: "E' proprio per questo che siamo qua": SEGUE
Cronache della Nuova Era
Il posto scelto è la prima enoteca aperta a Roma sulla via dei bistrot parigini, una sorta di budello lungo e stretto dietro piazza Navona. L. lo ama: un po' per motivi ideologici perché era amichevole e complice con i giovani universitari impegnati nella politica e nella ricerca, un po' per la cucina, limitata nella scelta ma accellente, un po' perché molto disimpegnato, ti poteva capitare di trovare l'attrice famosa e snob nel tavolo accanto a due muratori in pausa da una ristrutturazione, un po' per le milleduecento etichette di vino per tutti i prezzi. Vittoria è eccitata: "Che beviamo?" "Riesling tirolese, se per te va bene"La ragazza annuisce; è concentrata sulla carta: "Che cos'è la vignarola?" "Un piatto di tradizione romana, tutto vegetale. Si può mangiare solo una ventina di giorni l'anno, il tempo in cui ci sono tutti gli ingredienti poi tocca aspettare l'anno dopo"Vittoria si incupisce: "Com'è che non lo conosco?" "E lo chiedi a me? Magari i tuoi non sono di Roma..." poi Vittoria cambiando argomento di slancio: "Di' un po' ma tu ci credi all'amore. Dico anche quello a prima vista..." "Io credo a tutto. Credo che l'amore arriva e che poi se neva. Credo che arrivi più facilmente di come poi se ne vada. Ma più di tutto credo che abbia a che fare con l'anima, con i desideri che non sappiamo di avere, che aiuti ad andare giù nel profondo, a vincere le paure e, con un po' di culo, a diventare migliori. E' la l'anima il labirinto dove Eros intreccia la sua danza e danzando può dannarci o redimerci" "Stai sempre in fissa con quella ballerina che è venuta a prenderti una volta alla fine della lezione?" "E tu che ne sai?" Vittoria ha ormai l'espressione del gatto che ha mangiato il topo:" Che è una ballerina si vede da come cammina e poi bastava come la guardavi per capire tutto" "Ma che c'entra - ma L. capisce che sta sulla difensiva - e poi è il mio lavoro saper vedere la bellezza dovunque sia e raccontarla",Vittoria ormai il topo lo ha inghiottito e ride soddisfatta: "E' proprio per questo che siamo qua": SEGUE