Sono un Penteo, libero bramare delle catene che mi serrino il petto solitario , affamato dell'altro, impuramente puro risultato e nuovo punto interrogativo. Sapete chi era Penteo? Penteo era il re di Tebe, colui che con piu' forza si oppose all'entrata nella città dei culti di Dioniso, Dio della sregolatezza e della follia. Se ne opponeva con tanta piu' determinazione quanto piu' se ne sentiva intimamente attratto. Avete mai sperimentato in voi tale meccanismo? Palloni gonfiatiMenu |
Post n°6 pubblicato il 11 Novembre 2007 da peretanguy
Oggi cercavo di leggere un testo di Beccaria che si intitola “Dei delitti e delle pene”. Anche se è un testo del settecento, è veramente all’avanguardia, direi quasi contemporaneo , dal momento che il suo autore si scaglia contro la pena di morte , considerandola come una barbarie e come strumento inutile per prevenire future offese, futuri delitti. Infatti è una tecnica del cazzo, quella di punire il passato senza prevenire il futuro , solo quando il danno è bello e fatto senza mai guardare agli effetti ed alle conseguenze delle cose che si fanno, incluse le pene che si infliggono ai peccatori. Molte cose trovano la loro origine nel senso di colpa, e anche , Beccaria a parte, quando noi ci puniamo per via di “colpe” ,anche piccole, che investono la nostra vita quotidiana, come il non essere riusciti a fare qualcosa o qualcos’altro, o l’averlo fatto male, ecco questo colpevolizzarsi è un meccanismo del cazzo, perché non facciamo cosi’ che moltiplicarle, e azionare un meccanismo infernale di colpe e punizioni infruttuose. C’è chi, come Raskolnikov, l’eroe anti-eroe di Delitto e castigo, rimane tutta la vita ancorato ad un senso di colpa spaventoso per aver ucciso una vecchia usuraia che con la sua esistenza faceva solo del male all’umanità, ma il povero Raskolnikov rimane per tutta la vita con questa onta terrificante addosso.Avrà compiuto quell'atto a bella posta? per impedirsi di vivere poi? Non riesce piu’ a studiare, ad avere uno straccio di vita privata, la madre e la sorella impazziscono di dolore al suo capezzale. Non dico che lo studentello dovesse uccidere la vecchia, questo no, non sia mai! Penso solo che quella del delitto della vecchia è solo una metafora di cui Dostoevskij si è servito per rappresentare la condizione della colpa, sentimento che noi tutti sperimentiamo prima o poi nella vita. Alcuni ci si sono talmente affezionati , da usarla a modi coperta di Linus per impedire a se stessi e a quelli che lo circondano di vivere la vita, cioè il presente…………..Il mio invito è questo , liberatevi delle vostre fantomatiche colpe e godetevi la vita. Ciao da peretanguy .
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Il rumore del frigo C'è un rumore di fondo in questa casa, forse piu' che un rumore è un non-rumore, un rumore che c'è ma di cui non ti accorgi mai, non è mai quello dominante di giorno , quando la gente chiacchiera e le tv sono accese , e il vento fischia, e si sentono le macchine strisciare sull'asfalto. Can you hear? Ultimi commenti
Cara ridicolaleggerezza, alle volte è inevitabile fare in... Inviato da: peretanguy il 23/11/2007 alle 23:16 Inviato da: ridicolaleggerezza il 23/11/2007 alle 10:34 Inviato da: king_eddie il 19/11/2007 alle 18:05 Inviato da: king_eddie il 19/11/2007 alle 18:04 Inviato da: ridicolaleggerezza il 14/11/2007 alle 23:30 Cerca in questo Blog |
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