unA puLce poleMica

Ibis, Redibis non, Morieris in bello


La meccanica quantistica insegna che la realtà analitica ammette molteplici possibilità. Ma l'atto di osservare, nel senso di effettuare una misurazione, determina univocamente e in modo irreversibile quell'unica possibilità a cui siamo destinati che sia il risultato di una scelta consapevole, un insieme di condizioni al contorno o una fortuita coincidenza astrale. Così si crea la realtà fenomenica dall'evoluzione di un ventaglio di possibilità che il sistema naturale fornisce.Ma é meglio autodeterminarsi nella realtà o vivere in una proiezione del proprio mondo immaginirico? Questo è il dilemma.Capita a volte, che riserviamo fiducia nell’ignoto più di quanto non facciamo con quello che si conosce già da tempo. Forse per il fascino del nuovo, o forse semplicemente per un’innata  propensione alla ricerca, o più probabilmente per un'inconscia esigenza di continuo cambiamento. E capita che poi il carico di aspettative è deluso dall'evoluzione concreta degli eventi e si finisce con il credere che il piacere risieda per lo più nell’aspettativa, si nutra di speranza e viva nella potenzialità d'essere. “Non è forse vero che l’attesa del piacere è essa stessa il piacere?"Risulta dunque più vantaggioso vivere come un sistema isolato piuttosto che interagire con la realtà esterna. Ma d'altra parte scappare sull'isola di Wight ha sempre fatto gola a tutti. Essere in una propria dimensione spazio-temporale ci permetterebbe se non altro di godere sempre del benemerito beneficio del dubbio.Clic.