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IRAN


Coppia di cristiani uccisi dalla polizia segreta iranianaAll’incirca un paio di settimane fa, la polizia segreta iraniana ha fatto irruzione nella casa di Abbas Amiri a Malek Shahr (poco fuori la città di Isfahan), un anziano cristiano che, assieme alla moglie Sakineh Rahnama, stavano svolgendo un culto con una quindicina di credenti. La polizia segreta ha fatto irruzione nell’abitazione di Amiri, pestando brutalmente i presenti e arrestando 7 uomini, 6 donne e 2 minori. A causa delle ferite riportate nel pestaggio, Amiri è morto in ospedale il 30 luglio scorso; la moglie Rahnama, dopo soli 3 giorni, è venuta a mancare per le stesse cause, alle quali va aggiunto lo stress causato dallo shock per la perdita del marito.Secondo quanto riportato dal Farsi Christian News Network (FCNN), le violenze dell’irruzione sono aumentate quando i poliziotti hanno scoperto che Amiri era un ex-musulmano, che aveva preso parte al pellegrinaggio alla Mecca (uno dei 5 pilastri della religione dell’Islam) e che aveva addirittura combattuto nella guerra Iran-Iraq. La sua conversione al cristianesimo è stata dunque considerata dai poliziotti un affronto ancora più grande, da cui è scaturita la ferocia del pestaggio. Le altre persone presenti sono state picchiate e arrestate, compresa la figlia di Amiri e due minorenni.Dopo la morte di Rahnama e il funerale del marito avvenuto il 31 luglio nella sua città natale, Masjid-Soleiman, la polizia segreta ha messo sotto sorveglianza la loro casa, intimando alla famiglia di non svolgere nessuna funzione funebre per la povera donna e di abbandonare la città immediatamente. Secondo quanto riportato sempre da FCNN, anche il figlio è stato malmenato dalla polizia. Cresce l’ondata di intolleranza nei confronti dei cristiani in Iran, mentre il fondamentalismo islamico mette sempre più profonde radici nella società e, cosa ancor più grave, nel sistema legislativo iraniano. Da febbraio è pendente in Parlamento un’interpellanza che chiede l’inserimento nel codice penale della pena capitale per chi abbandona la fede islamica. Attualmente “l’apostasia” è un crimine punito con un certo margine di discrezionalità dai giudici iraniani.