Fare vera politica

3.4.2. Resoconto riunione 03-06-2012 - Parte 1


PROVIAMO A FARE VERA POLITICA3.4.2. Resoconto della riunione del 03-06-2012Creato il 26/03/2013Ultima modifica il 26/03/2013RIUNIONE DI CITTADINI PER REAGIRE ALLA CRISIRoma - 3 giugno 2012 - Dalle 10:00 – 19:30RESOCONTO DELLA RIUNIONEIl presente resoconto è redatto in tutte le sue parti da Silvio Perroni, tranne dove specificato.PRESENTAZIONEA causa di alcuni ritardi, la riunione è iniziata verso le 12.Presentazione dei partecipanti e contestuale compilazione a cura dell’organizzatore dell’”ELENCO PARTECIPANTI” con nome, cognome, ed eventuale organizzazione di cui si fa parte e se si intende partecipare solo come “osservatore”.ELENCO PARTECIPANTICognome  Nome  Località Organizzazione    Oss.reCapone   Christian RomaMarani  Marcello Rign.no Fl.nioMéligne  Brigitte RomaPerroni  Silvio  Roma  (Organizzatore)Prisco   Alessandra Roma       SLunetta  Alessandro Fontenuova Rete dei Cittadini   SCeccanei Eligio  Roma  La Nostra Italia   SFulci  Ludovico Pomezia/Ostia Primit     SNeri  Mauro  Roma   Movimento Popolare di Liberazione SZurlo  Gianni  Roma  Nuova Era    SASSENTICognome  Nome  Località Organizzazione    Oss.reBarone  Michele SalernoCalogero Pierluigi ArdeaCiabotti Anna  RomaIviglia  Gianni  Locci  Carlo  CagliariNapoleoni Claudia  ManzianaPerroni  Dawid  RomaQuacquarelli Riccardo RomaSaudelli  Aldo   Roma  Quorum ZeroINTRODUZIONE DELL’ORGANIZZATORELettura dell’introduzione:Questa è una riunione di liberi cittadini sovrani di uno Stato democratico.Cittadini che, accettando il mio invito a partecipare a questa riunione, si rendono conto che stanno vivendo qualcosa di insolito rispetto al loro vissuto precedente, e che non vedendo alcuna possibilità da parte delle istituzioni attuali di reagire correttamente, sentono il bisogno di attivarsi in prima persona, con tutti i loro limiti, per cercare insieme, confrontandosi con spirito costruttivo, le cause prime di questa crisi, quindi le migliori soluzioni, e infine i metodi per attuarle.INTERVENTI DIVULGATIVI DEGLI OSSERVATORISono intervenuti tutti gli osservatori, a parte Gianni Zurlo di Nuova Era e Alessandro Lunetta di Rete dei Cittadini, che dovevano andar via prima e non sono riusciti a parlare a causa della scelta errata dell’ordine di intervento da parte dell’organizzatore, che se ne scusa.Nessun osservatore ha portato un intervento scritto, e a stento qualcuno ha provato a strutturare il suo intervento secondo quanto richiesto, ovvero diviso in storia dell'organizzazione, organizzazione e metodo decisionale interno, obiettivi e principali proposte, strutturazione che avrebbe fornito ai partecipanti utili notizie per l’eventuale creazione di una nuova organizzazione.Come prima riunione, l’organizzatore, per i motivi espressi in dettagli nel resoconto finale, ha lasciato che non si seguisse la procedura prevista, ma si svolgessero dibattiti liberi sui singoli interventi, e senza resoconti scritti.Se pur l’organizzatore avrebbe forse potuto riassumere in qualche modo in fase di stesura del presente resoconto i singoli interventi, preferisce non farlo in questo ambito per evitare il rischio di inserire proprie interpretazioni, e riporta quindi semplicemente i link ai siti internet delle rispettive organizzazioni, non avendo a disposizione altri documenti, riservandosi la propria interpretazione nella rispettiva parte di questo resoconto.Osservatore  Organizzazione   Sito internetCeccanei Eligio La Nostra Italia   lanostraitalia.itFulci Ludovico Primit     primit.itLunetta Alessandro Rete dei Cittadini   retedeicittadini.itNeri Mauro Maurizio Movimento Popolare di Liberazione sollevazione.blogspot.itZurlo Gianni  Nuova Era    nuovaeramovpolitico.itINTERVENTI DIVULGATIVI DEI PARTECIPANTIAnche i partecipanti che sono intervenuti, come gli osservatori, non hanno preparato interventi scritti, a parte l’organizzatore, che li ha loro richiesti, successivamente, in forma riassuntiva, e che qui vengono esposti.     Marcello MaraniPer quanto riguarda la mia posizione e le proposte che faccio, è abbastanza semplice ed è sempre quella di difendere, salvare, rispettare, divulgare e lottare per l'applicazione dello spirito e della lettera della Costituzione, che già contiene tutto il programma delle cose da fare senza bisogno di reinventare niente.E come riforme indispensabili per attuare i nostri progetti metto al primo posto:A) La riforma dello Stato e delle sue Istituzioni, per dare efficienza alla burocrazia ed agli apparati:B) Una riforma fiscale perché tutti paghino il giusto dovuto secondo i criteri espressi appunto nell'art. 53 ma al 100%;C) Una riforma della Giustizia per dare certezza del diritto rendendola rapida e sicura per fare si che chi sbaglia paghi, restituisca il malloppo, risarcisca i danni e venga messo in condizioni di mai più nuocere.Infatti solo dopo si potranno fare dei programmi di interventi stabilendo il come il quando ed il quanto, perchè nella situazione attuale se ad es., si decide di dare precedenza al lavoro o alla sanità o alla scuola ecc., non 'c'è nessuna certezza che le cose vadano nel senso voluto ed i fondi non vengano dispersi e sperperati tra mille rivoli, fatti di inefficienze e di corruzioni.Christian CaponeNon è pervenuto il riassunto dell’intervento di Christian Capone. Riassume l’organizzatore quindi per quanto e come lo ricorda.Christian Capone focalizza l’attenzione sul degrado e la corruzione ormai diffusi a tutti i livelli ed in tutti i settori della società.In particolare, dato che viaggia molto ed ha relazioni con persone di altre nazioni, ci tiene ad evidenziare che il degrado e la corruzione non sono fenomeni peculiari italiani, ma li ha ritrovati in tutti i paesi che ha visitato, occidentali o non.Silvio PerroniPresentazioneEssendo io l’organizzatore della riunione, non posso non dire almeno due veloci parole su questa riunione.Vi ringrazio tutti di aver risposto al mio invito, sia per lo spirito di partecipazione dimostrato col gesto, sia in qualche modo come riconoscimento della mia buona volontà, almeno per chi mi conosce.Ringrazio gli osservatori per la loro disponibilità a divulgare l’organizzazione che rappresentano, e quindi in qualche modo nel dare valore a questa riunione.Siamo pochi, ma ritengo buoni per tentare di avviare qualcosa di positivo.Ci tengo però a chiarire comunque un concetto.Se questa iniziativa andrà avanti, accadrà per la volontà dei presenti che decideranno di portarla avanti.Io ho indetto questa riunione, ma io da solo non posso fare nulla di nulla.Ho impostato lo Statuto in modo che tutto di questa iniziativa possa essere modificato.Quindi ognuno di noi partecipanti, accettando questo invito, e ancor più dopo se accetterà di proseguire quando dovremo valutare insieme se sarà il caso, avrà il peso, la responsabilità, di impegnarsi in prima persona, in base certamente alle sue possibilità, a fare in modo che questa iniziativa vada avanti.Vediamo continuamente tentativi di aggregazione, alcuni buoni, altri discreti, molti improbabili.Ma ancora non abbiamo visto l’apparire di qualcosa di concreto, se non il Movimento 5 Stelle, di Beppe Grillo, che se pur ha molti punti in comune con la mia idea di partecipazione politica, in altrettanti punti non lo condivido.I rappresentanti di alcune delle organizzazioni esistenti mi chiedono perché preferisco tentare io un qualcosa di nuovo piuttosto che collaborare nelle loro organizzazioni.Ed io rispondo che sento di avere altre idee, un modo diverso di impostare una simile avventura rispetto a quanto ho già visto, qualcosa che reputo forse nuovo rispetto a quanto ho già visto e sperimentato, qualcosa che tenti la via in assoluto più pura per arrivare agli obiettivi prefissati, che tenga in massimo conto ogni partecipante, che faccia crescere tutti insieme, che non generi dei leader ma una consapevolezza condivisa, che aiuti a risvegliare in ognuno il gusto di partecipare attivamente ai processi che determinano i cambiamenti della  propria ed altrui vita, in uno spirito di collaborazione, di aiuto reciproco, di tranquillità, di rispetto dell’altro, fiduciosi che lo spirito di ognuno, così impostato, sia sufficiente a superare ogni barriera ideologica, e a farci usare il buon senso, insieme, aiutando l’un l’altro, correggendo l’un l’altro quando necessario, aspettandolo se rallenta, tirandolo per la giacchetta se va troppo veloce, affinché questa iniziativa si tramuti in una azione concreta che possa arrivare a modificare la realtà esistente, così come oggi sembra necessario che avvenga, in modo da migliorarla ai fini di quel bene comune che confido riconosciamo tutti noi come unico obiettivo di un pensiero ed azione politica degni.E tutto questo ho bisogno di verificarlo.E se già oggi qualcuno ha risposto al mio invito, spero vivamente che sia perché ha percepito questa mia intenzione e in qualche modo ci si riconosce.Nello statuto iniziale, se pur ora limitato a quanto necessario per lo svolgimento di questa riunione, ci ho messo l’anima, per fare in modo che difenda ed anzi valorizzi lo spirito che ho delineato pocanzi.E confido sulla forza di questo spirito per la prosecuzione di questa iniziativa, perché non ritengo esista altro “spirito” che io conosca, nessuna altra tecnica, nessun tipo di compromesso, nessuna richiesta di aiuto d entità esterne e diverse, che possa meglio di questo a cui tento di attingere raggiungere il bene comune.Ancora un grazie a tutti per essere qui.Ma ricordiamoci che tutto dipende da ognuno di noi, dalla nostra volontà, e la disponibilità di unirla insieme alle altre.Effetti della crisiVisto che ho tentato di strutturare questa ricerca secondo un metodo che tenta di essere scientifico, e visto che il metodo scientifico non si inventa nulla, ma si prefigge di raggiungere i suoi obiettivi a partire dalla osservazione della realtà, la seguirò, e quindi descriverò i vari effetti della crisi che ho potuto riconoscere in base alla mia esperienza, a partire da quelli che ho vissuto direttamente, passando a quelli che hanno vissuto le persone a me più vicine, fino ad arrivare a quelli che leggo sui network, e quindi che per forza di cose richiedono ancor più verifica.Non ho avuto tempo in questi giorni di dedicarmi a questo intervento, che oltretutto  è per me il più importante, a causa della organizzazione della riunione e della preparazione del programma.Sarò quindi alquanto sintetico e strutturato, chiarendo quanto necessario a richiesta o di mia iniziativa.Presento quindi brutalmente una lista di effetti della crisi che ho potuto verificare personalmente o dei quali ne sono venuto a conoscenza indirettamente, ordinata in base alla sensazione di urgenza e gravità che ne ricevo.Per essere definiti effetti della crisi ritengo che devono avere qualche particolarità rispetto agli avvenimenti di cui comunemente si aveva esperienza nel passato.- Riduzione, precarizzazione, o perdita del lavoro1. 1992 Vedi Riduzione del potere d’acquisto2. Dal 1993 circa: Vedi Riorganizzazioni del personale: tagli3. Dal 1993/1994 circa. Vedi Uso di personale esterno nelle società4. Dal 1998. Vedi Riduzione dei margini di guadagno nella vendita al dettaglio- Riduzione del potere d’acquisto1. 1992 c’è stata una svalutazione della lira che ha colpito svariati settori tra cui in particolar modo quello del turismo per quanto riguarda l’invio di italiani all’estero. Vari tour-operator ed agenzie hanno dovuto chiudere, e molti altri sono stati costretti a licenziare o ad applicare il part-time per un certo periodo.- Riorganizzazioni del personale: tagli1. Dal 1993 circa: Prima epurazione osservata di un gran numero di dipendenti per motivi non inerenti ad avvenimenti eccezionali, particolari, o comunque riguardanti prettamente vicende esclusive della società. Alla IBM è stata licenziata una buona parte del personale, di varie età, giovani e padri di famiglia, e livello, presumibilmente tutti laureati perché era il prerequisito per lavorare all’IBM.  I dipendenti venivano pressati a dimettersi con l’offerta di una buonuscita. Anni dopo uno di loro, padre di famiglia, quando io già mi ero aperto una mia società proprio in funzione di quanto avevo visto, mi contattava per chiedermi lavoro.Successivamente ci sono state altre “epurazioni” nell’IBM, a distanza di uno o due anni l’una dall’altra.E’ presumibile che più o meno a partire da questi anni in Italia le “epurazioni” siano state sempre più frequenti e riguardanti molte grandi aziende, forse all’inizio solo estere, ma in seguito anche nazionali.- Uso di personale esterno nelle società1. Dal 1993/1994 circa, nella Sistemi Informativi S.p.A. ed anche in altre società di informatica sono sempre più utilizzati collaboratori esterni, con contratto a Partita IVA o simili.Si ipotizza possa essere accaduto anche in altri settori.- Aumento del costo del lavoro1. 1997 Il governo Prodi, (Ulivo – Indipendenti), con decreto legislativo 15 dicembre 1997 n. 446., sostituisce l’ILOR con l’IRAP, applicando una vera e propria tassa non su un ricavo o su un guadagno, ma su un costo, per di più sul costo del lavoro.Ovvero, più dipendenti si hanno e maggiori costi ha l’azienda.Questa tassa frena le assunzioni, riduce i salari, spinge ad usare risorse esterne e quindi precarie e con contratti anomali piuttosto che dipendenti ed è più pesante della precedente ILOR.- Riduzione dei margini di guadagno nella vendita al dettaglio1. Dal 1998 circa. A partire da questo anno circa almeno nel settore della rivendita informatica c’è stata una forte riduzione della differenza tra i prezzi di listino, ma anche medi effettivi di vendita, e i prezzi al piccolo rivenditore indipendente, passando in particolare per i prodotti più diffusi come i pc e simili da guadagni anche del  30% rispetto al prezzo al rivenditore a guadagni anche inferiori al 5% in questi anni, che hanno costretto alla chiusura molte piccole aziende, a favore dei grandi gruppi di distribuzione, che invece di vendere solo a rivenditori hanno cominciato a fare loro concorrenza sleale vendendo anche direttamente e offrendo sconti non in competizione ai rivenditori.L’avvento del web ha favorito l’abbreviazione della filiera permettendo anche la vendita diretta all’utilizzatore finale da parte dei produttori, oltre che dei distributori.Simile andamento c’è stato nel settore del turismo, con margini che dal 20% si sono ridotti al 5%, per la concorrenza diretta delle compagnie aeree e in genere i grossi fornitori, e dei grandi gruppi turistici.Si ha quindi l’impressione e si presume ci sia stato anche in altri settori.Questo cambiamento ha ridotto di molto il mercato per i rivenditori indipendenti, riducendo quindi il loro potere, che viene spostato ed accentrato nei grandi gruppi di distribuzione e nei produttori, ed obbligandoli a chiudere, licenziare, ridursi.- Altri effetti percepitiA cominciare dal 2008 circa avvengono sempre più licenziamenti.Molte aziende, grandi e piccole, chiudono.Molti negozi piccoli chiudono.Gli stipendi si abbassano.Si diffondono i contratti pecari.Si cominciano a vedere anziani ai semafori.Rincarano tutti i servizi.Diminuisce la qualità e quantità dei servizi.Quasi tutte le merci sono prodotte in Cina.Molti servizi in outsourcing come call-center e produzione software vengono delocalizzati nei paesi a basso costo.Diminuiscono le risorse economiche dello Stato, Ministeri, Enti, Comuni, Sanità, ecc…Aumenta la disoccupazione di adulti e giovani.Aumenta la delinquenza giovanile.Aumenta l’indebitamento di aziende e privati.Aumento suicidi di imprenditori, licenziati e pensionati.Si riduce la partecipazione alle elezioni.Aumentano le proteste di piazza.Aumentano le tasse di ogni tipo.Aumentano i poveri.Aumentano le famiglie indebitate.Diminuiscono i ricchi e diventano sempre più ricchi.Molte aziende famose italiane vengono acquistate da multinazionali estere.Sempre maggiore corruzione e degrado nelle istituzioni, nella politica, nell’imprenditoria, nell’informazione, in ogni settore.Il debito pubblico aumenta e la difficoltà di allocare i titoli fa aumentare i tassi d’interesse.