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Post n°29 pubblicato il 02 Luglio 2007 da uyro
Per rivolgere qualche domanda alla redazione o per esprimere una tua opinione su un fatto trattato o da trattare sulla nostra rivista, lascia qui un tuo commento o inivia una e-mail a redazione@livenzanet.it specificando sull'oggetto: lettere alla redazione.
Post n°28 pubblicato il 02 Luglio 2007 da uyro
di Alessandra Giannelli
Nel Fedro platonico Socrate afferma: “io amo imparare e gli alberi e i campi non vogliono insegnarmi nulla, come fanno invece gli uomini della città”.
L’attività intellettuale tende al perfezionamento etico del singolo attraverso il dialogo, uno strumento pedagogico per il quale il maestro guida l’allievo verso il progressivo compimento della sua essenza individuale. Insegnando a pensare in modo autonomo, Socrate il buon maestro, ha compiuto su di sé e sui suoi concittadini un’opera fondamentalmente morale: li ha scossi dal torpore. Come un tafano impertinente, il filosofo-maestro inquietò gli animi dei concittadini ateniesi fino a quando, fedele ai suoi demoni, si spense a sorsi di cicuta. O forse sarebbe corretto dire che, proprio da quel gesto incominciò a scuoterli per svegliarli dalla pigrizia intellettuale e spirituale. Anche oggi la figura di Socrate produce sui “fruitori” un effetto terapeutico nel senso di therapeutikòs “atto a servire”, “atto a curare”. Socrate passeggiava tra i giovani ad Atene dialogando e interrogando, dava loro la possibilità di schiudere, flettere e allargare le idee senza discutere circa il sapere, la conoscenza o la virtù in termini astratti e teorici, ma facendo pratica di cosa volesse dire riflettere (precisamente: rivolgere la mente, considerare con attenzione), prendendo spunto da una domanda concreta. A quei giovani Socrate chiedeva che cosa fosse -a loro giudizio- la sapienza, la giustizia, il coraggio, la bellezza, e così via… abituandoli a ragionare sul tema proposto, a riflettere sulle loro risposte e su quelle degli altri interlocutori, discostandosi dai principi e slegandosi dalla tradizione o dall’autorità comunque intesa. Come direbbe la fenomenologia da Husserl in poi, a sospendere il giudizio.
La domanda offerta da Socrate predisponeva l’interlocutore al dialogo con il maestro, il quale non si aspettava formulazioni di definizioni concettuali o esposizioni di tesi altrui accolte in modo dogmatico, piuttosto accoglieva risposte personali che erano tappe di un percorso volto al conseguimento del saper riflettere. Oggi, come allora, l’esigenza di saper ragionare autonomamente si fa sentire necessaria e vitale in un mondo fatto di scelte veloci e decisive, un mondo che accade e basta… Davanti ad una scelta, una decisione della nostra vita, ci attacchiamo alle convinzioni forti o alle credenze “prefabbricate” con le unghie e con i denti. Proprio in quel momento, (che mi piace definire il momento-feed back), dovremmo invece fermarci e fare un passo indietro rispetto a quello che sappiamo o che crediamo di sapere, un passo indietro da noi stessi, sempre pronti ad emettere un giudizio, a tirare le somme. Perché?! Infondo per decidere è necessario raccogliere la conoscenza ai fini di dare un senso all’agire. E’ vero, ma è vero anche che quella pausa che ci prendiamo per rispondere, troppo spesso pretende immediatezza e l’uomo, pur allenandosi, non sempre sa e può portare fuori da sé una risposta intellettuale. L’intelletto è un complesso della facoltà mentali che consentono di intendere, pensare e giudicare e, in quanto complesso, è un insieme di più parti o elementi di noi che dal punto di vista psicoanalitico raccoglie desideri, sentimenti e idee.
Torniamo alla pausa, al momento-feed back. Avviluppati in quello spazio tempo, breve o vasto che sia ne va di tutta la nostra identità e quindi dell’appartenenza al nostro Mondo e a quello dell’Altro, per dirla con Zygmunt Bauman. Lì in quella pausa raccogliamo la nostra conoscenza per poter formulare un’idea. Immaginiamo ora che mentre siamo lì, passi Socrate. Probabilmente ci inviterebbe a riflettere e a rispondere ai suoi quesiti e potremmo trovare la cosa interessante, curiosa o sgradevole. Di fatto sarebbe utile ad allargare il campo della conoscenza perché ad ogni domanda varrebbe al pena di metter in gioco tutto noi stessi, le nostre credenze o giudizi fino ad intingerli per un po’ nella vacuità, quello spazio privo o povero di sentimenti, idee, principi, significato… che diventa, paradossalmente, una pinacoteca di risorse per accrescere noi stessi e valorizzare la risposta. Il buon maestro è colui che come fanno gli alberi e i campi non insegna, silenziosamente si offre alle nostre interrogazioni, si apre al passaggio delle nostre idee. Basterebbe ascoltarlo.
Per chi volesse attraverso la consulenza di un filosofo, mettersi in gioco, dialogare e riflettere, è ora a disposizione, presso il Centro Zanca di Sacile via Zancanaro, 8 uno sportello di consulenza filosofica che effettua servizio di segreteria al numero 334 21 12 649 oppure inviare una mail a filosofiasacile@libero.it.
I consulenti a disposizione sono stagisti del master universitario di Cà Foscari, ospiti del Comune di Sacile.
Consiglio di lettura: Il grande Altro di Zygmund Barman.
Potete inviare riflessioni, suggerimenti e commenti alla casella di posta elettronica a disposizione: laboratoriofilosofico@virgilio.it
Post n°27 pubblicato il 02 Luglio 2007 da uyro
consigli di Silvia Ceschin
Voglia d’estate!! Questo l’imperativo che si legge in questa fine di primavera 2007 sulle labbra di ognuno di noi. Invogliati e stuzzicati da un inverno insolitamente accondiscendente nelle temperature e magnanimo nel regalare serene giornate di timido sole, siamo già mentalmente avviati su quel tratto di strada assolata e fiorita che ogni anno ci attende. Noi impazienti e ben felici iniziamo il nostro percorso tentati da tutto ciò che di nuovo ci circonda. E come non esserlo in primis dallo sgargiante chiarore delle vetrine dei negozi d’abbigliamento che ipnotizzano lo sguardo incuriosito (soprattutto di noi donne) durante le passeggiate nei centri cittadini! Lasciamoci da esse trasportare nella scelta del look che faremo nostro materializzandone le fantasie. E allora sì al bianco, sì all’oro che illuminerà le lunghe serate all’aperto, ma soprattutto sì ai colori sgargianti, esplosione delle più variegate tinte, simbolo di una trepidante e fiorente natura. Gli abitini al ginocchio, retaggio dei ridenti anni ’60, meglio se con manica corta a sbuffo, sono il tassativo di questa stagione. Fioriscono di gialle margherite, sgargianti violette e chi più ne ha più ne metta. La moda attinge direttamente dalla natura e se ne fa portavoce. Ma non solo. Forme geometriche, reminescenze delle tele d’arte post-moderna si imprimono sui tessuti leggerissimi e quasi impalpabili che si appoggiano alle forme del corpo senza mai scolpirle eccessivamente o costringerle entro schemi troppo rigidi. Non più lunghe ore davanti allo specchio per dare voce agli abbinamenti maglia- pantalone, gonna-canotta-giacca o jeans-maglincino che in modo ideale si abbracciano nel modello, nei tessuti e nei colori. Basta con quella perdita di tempo: ora sarà possibile sfilare direttamente l’abito dalla stampella in armadio e con un solo gesto indossare l’azzeccata mise per la giornata. Easy non solo nello stile, ma anche nella funzionalità. La concentrazione potrà essere dirottata piuttosto verso gli accessori: stivale con punta arrotondata di colori neutri compiacente con tutte le tinte che colorano gli abiti e in rigorosa armonia con la borsa in morbida pelle di notevoli dimensioni (ernia permettendo!); ballerina “paillettata” luminosissima con mini-borsa meglio se adornata con strasse o simpatici ninnoli pendenti con doppia funzione di portachiavi.
Sembra perciò tutto pronto materialmente e idealmente. Non resta che attendere un lieve ma continuativo innalzarsi delle temperature per sfoggiare il nostro nuovo stile targato estate 2007, per scoprire braccia e gambe al tiepido sole e sperare che oltre al tepore regali alla nostra lunare carnagione una dorata tintarella.
Post n°26 pubblicato il 02 Luglio 2007 da uyro
Il tratto di spiaggia del “Lungomare delle stelle” quest’anno sarà dedicato a Banfi e alla Venier. La data prescelta è l’11 luglio, compleanno di “nonno Libero”
Sono stati finalmente rivelati i nomi delle Stelle del Lungomare di Jesolo per l’edizione 2007: Mara Venier e Lino Banfi. Ogni anno Jesolo volentieri ospita personaggi del mondo dello spettacolo che ci hanno fatto sognare nel passato, nel presente e nel futuro. Nel 2001 fu il mitico Alberto Sordi ad inaugurare questa felice idea, seguirono Gina Lollobrigida (2002), Andrea Bocelli (2003), Katia Ricciarelli (2004), Carla Fracci e Mike Bongiorno (2006).
Il Lungomare di Jesolo Lido diventa quindi una sequenza di nomi che ci hanno fatto sognare, mentre il calco delle mani viene conservato gelosamente nel Museo del Kursal, in Piazza Brescia. Il tratto dedicato a Mara Venier e Lino Banfi sarà quello compreso tra Zona Faro e Piazza Nember
L’edizione 2007 vede il “Nonno d’Italia”, come è stato nominato Lino Banfi, il popolare Nonno Libero di “Un medico in famiglia”, e la bionda Mara Venier, regina della domenica televisiva di milioni di italiani, che gioca in casa essendo veneziana e frequentatrice di Jesolo in gioventù.
L’appuntamento è per mercoledì 11 luglio, tra l’altro data di compleanno di Lino Banfi, una scelta che ha consentito di distribuire nell’arco dei vari mesi estivi i numerosi appuntamenti programmati.
Post n°25 pubblicato il 02 Luglio 2007 da uyro
Sarà proposto anche quest’anno l’appuntamento con Sportivissima Estate, la rassegna di grandi eventi agonistici promossa dalla Provincia di Pordenone, con la collaborazione del Comune di Pordenone del Coni e della Kombat Gym di Fiume Veneto. Novità per il 2007: gli appuntamenti saranno tutti concentrati in una manciata di giorni (dal 4 all’8 luglio), creando in questo modo una risonanza diversa dalle formule precedenti. Teatro di tutta la kermesse sarà piazza XX Settembre a Pordenone, che per l’occasione indosserà una nuova veste: saranno allestite più strutture, un palco per gli spettacoli di danza e culturali, un ring per gli incontri di kick boxe e pugilato, un campo da beach volley, oltre ai punti di ristoro e agli show room per gli sponsor.
Ad aprire il programma 2007 sarà mercoledì 4 luglio alle 21 un torneo internazionale di sollevamento pesi, organizzato in collaborazione con la Pesistica Pordenone Giovedì 5 luglio dalle ore 20 sarà la volta del beach volley. Anche in questo caso un torneo di altissimo livello con atleti professionisti, la finale del campionato italiano Master. Venerdì 6 luglio dalle 20.30 quello che è forse l’evento clou: un Galà internazionale di kick boxe con la disputa di un match valido per l’attribuzione di un titolo europeo professionisti. Non sarà solo uno spettacolo sportivo, ma anche un coinvolgente spettacolo di musica, danza e arte. Sabato 7 luglio triplo appuntamento: al pomeriggio dalle 18 alle 20 una riunione di pugilato per dilettanti. Alla sera dalle 21 alle 22 un'esibizione del Centro Arte Danza di Pordenone, quindi a ruota la grande festa di Sportivissima con musica ed animazione. Infine domenica 8 luglio il mattina una prova del campionato italiano master di corsa in Montagna (Piancavallo) e dalle 18 il pattinaggio artistico a rotelle con una tappa dell’Artistic Roller Tour, che culminerà alle 20.30 con il Galà Internazionale "Pattinando sotto le stelle".
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