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« parole che fanno riflettere...il genio che sembra follia.. »

movimento di pensiero...

Post n°371 pubblicato il 28 Marzo 2009 da perlarosadifiume

Fernando Graziano -Il burattino dispettoso

muto il mio pensare

 puo' esser privo di ragione

quando pretendo

che i colori

si compongano da soli sulla tela...

lori

 

 
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Commenti al Post:
gatto_nero.7
gatto_nero.7 il 28/03/09 alle 21:22 via WEB
forse privo di ragione...ma se pieno di fantasia ci sono tele che si colorano da sole ... bacio serale del gatto =^.^=
(Rispondi)
 
 
perlarosadifiume
perlarosadifiume il 28/03/09 alle 21:32 via WEB
ciao gatto..ti confesso una cosa :-) mi sto esercitando con la tele_cinesi ma non funziona neanche con i colori anzi non funziona neanche il sistema tradizionale ihihih p.s gatto, la tele_cinesi non è un canale orientale neh!!! baciolori di buon sabato sera
(Rispondi)
 
 
 
gatto_nero.7
gatto_nero.7 il 28/03/09 alle 23:14 via WEB
infatti non è la telecinesi il canale da guardare ^_______^ baciogatto =^.^=
(Rispondi)
 
 
 
 
perlarosadifiume
perlarosadifiume il 28/03/09 alle 23:22 via WEB
spiegami gatto..:-)
(Rispondi)
 
guardians44
guardians44 il 28/03/09 alle 21:27 via WEB
Chissà perchè leggendo questo post mi è venuta in mente una storiella che mi raccontava sempre il mio nonno in dialetto mantovano la storia doveva far paura ma io ricordo che ridevo come un matto :)Rob
(Rispondi)
 
 
perlarosadifiume
perlarosadifiume il 28/03/09 alle 21:33 via WEB
sei ingiusto Rob..fai ridere anche me.. :-)
(Rispondi)
 
 
 
guardians44
guardians44 il 28/03/09 alle 21:38 via WEB
C'era una volta un ragazzetto chiamato Giovannin senza paura, perché non aveva paura di niente. Girava per il mondo e capitò a una locanda a chiedere alloggio. — Qui posto non c'è, — disse il padrone, — ma se non hai paura ti mando in un palazzo. — Perché dovrei aver paura? — Perché nessuno ne è potuto uscire altro che morto. La mattina ci va la compagnia con la bara a prendere chi ha avuto il coraggio di passarci la notte. Figuratevi Giovannino! Si portò un lume, una bottiglia e una salsiccia, e andò. A mezzanotte mangiava seduto a tavola, quando dal camino sentí una voce: — Butto? E Giovannino rispose: — E butta! Dal camino cascò giú una gamba d'uomo. Giovannino bevve un bicchiere di vino. Poi la voce disse ancora: — Butto? E Giovannino: — E butta! — e venne giú un'altra gamba. Giovannino addentò la salsiccia. — Butto? — E butta! — e venne giú un braccio. Giovannino si mise a fischiettare. — Butto? — E butta! — un altro braccio. — Butto? — E butta! E cascò un busto che si riappiccicò alle gambe e alle braccia, e restò un uomo in piedi senza testa. — Butto? — Butta! Cascò la testa e saltò in cima al busto. Era un omone gigantesco, e Giovannino alzò il bicchiere e disse: — Alla salute! L'omone disse: — Piglia il lume e vieni. Giovannino prese il lume ma non si mosse. — Passa avanti! — disse l'uomo. — Passa tu, — disse Giovannino. — Tu! — disse l'uomo. — Tu! — disse Giovannino. Allora l'uomo passò avanti e una stanza dopo l'altra attraversò il palazzo, con Giovannino dietro che faceva lume. Sotto le scale c'era una porticina. — Apri! — disse l'uomo a Giovannino. E Giovannino: — Apri tu! E l'uomo aperse. C'era una scaletta a chiocciola. — Scendi, — disse l'uomo. — Scendi prima tu, — disse Giovannino. Scesero in sotterraneo, e l'uomo indicò una lastra in terra. — Alzala! — Alzala tu! — disse Giovannino, e l'uomo la sollevò come fosse stata una pietruzza. Sotto c'erano tre marmitte d'oro. — Portale su! — disse l'uomo. — Portale su tu! — disse Giovannino. E l'uomo se le portò su una per volta. Quando furono di nuovo nella sala del camino, l'uomo disse: — Giovannino, l'incanto è rotto! — Gli si staccò una gamba e scalciò via, su per il camino. — Di queste marmitte una è per te, — e gli si staccò un braccio e s'arrampicò per il camino. — Un'altra è per la compagnia che ti verrà a prendere credendoti morto, — e gli si staccò anche l'altro braccio e inseguí il primo. — La terza è per il primo povero che passa, — gli si staccò l'altra gamba e rimase seduto per terra. — Il palazzo tienitelo pure tu, — e gli si staccò il busto e rimase solo la testa posata in terra. — Perché dei padroni di questo palazzo, è perduta per sempre ormai la stirpe, — e la testa si alzò e salí per il camino. All'alba si sentí un canto: Miserere mei, miserere mei, ed era la compagnia con la bara che veniva a prendere Giovannino morto. E lo vedono alla finestra che fumava la pipa. Giovannin senza paura con quelle monete d'oro fu ricco e abitò felice nel palazzo. Finché un giorno non gli successe che, voltandosi, vide la sua ombra e se ne spaventò tanto che morí.
(Rispondi)
 
 
 
 
perlarosadifiume
perlarosadifiume il 28/03/09 alle 21:49 via WEB
ma rob ..:-0 non fa mica ridere..ho capito la morale ma...dimmi tu perchè il mio pensiero ti riconduce a questa storia...
(Rispondi) (Vedi gli altri 12 commenti )
 
 
 
 
guardians44
guardians44 il 28/03/09 alle 21:53 via WEB
Ma infatti ti ho detto che fa paura ma io da piccolo ridevo per come la raccontava mio nonno in dialetto mantovano :)Rob
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perlarosadifiume
perlarosadifiume il 28/03/09 alle 21:54 via WEB
e tu lo sai parlare il dialetto mantovano?
(Rispondi)
 
 
 
 
guardians44
guardians44 il 28/03/09 alle 21:56 via WEB
Si anche perchè ha volte lo parlo con mamma :)Rob
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perlarosadifiume
perlarosadifiume il 28/03/09 alle 21:58 via WEB
allora avresti dovuto raccontarmela in dialetto mantovano..avrei riso anch'io :-D
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guardians44
guardians44 il 28/03/09 alle 22:15 via WEB
S'at vö far di bon tortèj, t'j'a pö far coi salamèj ma, la clasica ricèta, l'è me madar ch'la m'la deta: Süca stagna, ben Bojida, in d'an stras ben sgosolada, amaret c'me pasta trida, formaj tant e nos moscada La mostarda casalina, pò t'agh šonti e'l pan gratà, da limon 'na scorsetina Con le man, taca-a impastà! fat al pist, fa di gnochin e, in dla sfoja ben tirada, fa 'na specie d'agnulin ma, da forma, an pò squadrada. Cot 'al dent, come cünser, agh völ ojo e 'n pò d'buter e formai a volontà At gh'è pronta da magnà 'na minestra da sgordun da dacquar col scagaron! :)Rob
(Rispondi)
 
 
 
 
perlarosadifiume
perlarosadifiume il 28/03/09 alle 22:34 via WEB
è un dialetto musicale dunque..ho immaginato la cadenza e si credo che sia stato divertente ascoltare tuo nonno raccontare quella storia...provo a tradurre questa poesia :-)---------- se vuoi fare dei buoni tortelli li puoi fare con le salamelle ma la classica ricetta è ........che me la detta:----------------ben bollida in uno straccio ben sgocciolata, amaretti in pasta tritata, formaggio e tanta noce moscata. la mostarda casalinga ......e il pan grattato e una scorza di limone...con le mani inizi ad impastare! fatta la pista (ahahahahaha rob mi viene da ridere) componi piccoli gnocchi e nella sfoglia ben tirata fai una specie di agnolini ma di forma squadrata..cotti al dente come .....ci vule olio e un po'----e formaggio a volonta' ed è pronta da mangiare una minestra da golosoni ( questa finale rob te la risparmio ahahahahhahahah) ...visto come sono brava o quasi...
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guardians44
guardians44 il 28/03/09 alle 22:41 via WEB
Se tu vuoi fare dei buoni tortelli, li puoi fare con le salsiccie ma la classica ricetta è mia mamma che me la detta: Zucca soda, ben bollita, in uno straccio ben gocciolata, amaretti tritati, formaggio molto e noce moscata.La mostarda casareccia, poi aggiungi e pane grattugiato, di limone una scorzetta. Con le mani poi comincia ad impastare. Fatto il pesto, fai delle palline e nella sfoglia ben tirata fai una specie di agnolotto ma più quadrato. Cotto al dente, va condito con olio, burro e formaggio a volontà. Hai pronta così da mangiare una minestra da golosi e da innaffiare con vino nero generoso! :)Rob
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perlarosadifiume
perlarosadifiume il 28/03/09 alle 22:49 via WEB
pero' ho tradotto quasi tutto :-) ricettina gustosa..vedo vedo.. un piattino con i tortelli fumanti..si è materializzato mentre raccontavi la ricetta...ci provo..con la forza del pensiero a farlo arrivare qui da me ahahahahahahah gnam
(Rispondi)
 
 
 
 
guardians44
guardians44 il 28/03/09 alle 23:03 via WEB
Sei stata bravissima :)Rob
(Rispondi)
 
 
 
 
perlarosadifiume
perlarosadifiume il 28/03/09 alle 23:13 via WEB
con i dialetti mi diverto....magari provo anche a scriverli ma non ne parlo neanche uno..:-)
(Rispondi)
 
 
 
 
guardians44
guardians44 il 28/03/09 alle 21:54 via WEB
dimenticavo non so spiegarti il motivo so però che leggendo il tuo ultimo post mi è venuta in mente all'istante :)Rob
(Rispondi)
 
 
 
 
perlarosadifiume
perlarosadifiume il 28/03/09 alle 21:57 via WEB
associazioni di pensiero? le cose che si muovono da sole?
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belf9
belf9 il 29/03/09 alle 00:41 via WEB
Lasciamo libera la fantasia.....e non è detto che i colori non possano comporsi da soli sulla tela :-).
Buona domenica :-).
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