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AUTO CHE HANNO FATTO LA STORIA

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raduno ferrari 2014 portogaribaldi

Post n°48 pubblicato il 11 Agosto 2014 da leogommista1
 

ferrariRaduno ferrari

 
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Domenica 01 Luglio 2012 raduno porsche 924-944-928-968

Post n°44 pubblicato il 30 Giugno 2012 da leogommista1

Home

 

09:00 - Rendez-vous presso il Paddock Coperto
dell'Adria . Accoglienza, Check-In degli equipaggi,
consegna del roadbook, brochure, gadget e colazione;

International Raceway

10:00 - Partenza per il Tour delle Valli nel Parco del Delta
del Po e visita al Museo Regionale della Bonifica
di Cà Vendramin;

13:30 - Pranzo presso il Ristorante dell'Autodromo;

15:30 - Inizio delle pro

ve di abilità (facoltativo);

17:00/18:30 - Ingresso in Pista in due turni di mezz'ora;

19:00 - Congedo dei partecipanti.

 

LISTA ISCRITTI


 alessandro          padova                      porsche 928

giugliano              adria (ro)            porsche 924 le mans

massimo               monselice (pd)          porsche 928 GT

gabriele                padova                     porsche 928 S

leonardo               Rep.S.Marino            porsche 924 I

                                LISTA PROVISORIA                               

                       

 
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le prime immagini della porsche 911 targa.

Post n°43 pubblicato il 09 Giugno 2012 da leogommista1
 

 

 

Ritorno al passato per il nuovo modello che dovrebbe avere il tetto
asportabile come sulle 911 degli anni 70 e 80 e non quello
panoramico in vetro delle ultime serie.

TETTO ASPORTABILE - Non lasciatevi ingannare dalle foto pubblicata
daMotorTrend. Quella che vedete non è la nuova 911 Cabriolet, già
presentataal passato Salone di Detroit, ma un esemplare camuffato
della nuova Targa. Infatti, osservando attentamente, si può notare
che su questo esemplare la capote è usata solo per nascondere il tetto.
Quest'ultimo ha la parte
centrale rimovibile, mentre il montante centrale dovrebbe restare fisso,
come sulle
911 Targa degli anni 70 e 80. Una soluzione che la Porsche avrebbe
deciso
di riproporre, dopo averla abbandonata sulle ultime generazioni della
911 Targa, serie 993 e 997, per lasciare posto a un grosso tetto
panoramico
apribile in vetro.


Porsche 911 targa spy


ANCORA AVVOLTA DAL MISTERO
- Per quanto dalle immagini sia
difficile capire l'effettivo funzionamento del tetto della nuova Targa,
si nota posteriormente un vano simile a quello che sulla 911 Cabriolet
serve per ospitare la capotte ripiegata. Questo lascia intendere che,
una volta rimosso,
il tetto possa essere stivato in un vano apposito. Attesa per la
primavera dell'anno prossimo, resta da vedere con quali motori verrà
abbinato questotipo di carrozzeria. La precedente serie 997 della
911 Targa aveva la
trazione integrale e il motore più potente della Carrera S.


Porsche 911 sc targa 1981
La Porsche 911 SC Targa del 1981.

 
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10 marzo 2012

Post n°39 pubblicato il 13 Marzo 2012 da leogommista1
 
Foto di leogommista1

10 marzo 2012

Apre il museo Casa Enzo Ferrari a Modena
Pubblicato
Dopo che la storica Galleria di Maranello è diventata Museo Ferrari, a Modena si inaugura oggi il Museo Casa Enzo Ferrari, un cofano giallo accanto alla casa che ha dato i natali al Drake, e accanto all’officina meccanica del padre Alfredo, dove il Mito ha avuto origine.

 
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catene da neve

Post n°38 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da leogommista1
 

 

Catene da neve, qualche informazione utile

Catene da neve, qualche informazione utile   

Le catene da neve sono uno strumento che la maggior parte
degli automobilisti considerano poco pratico e scarsamente utile,
se non per uscire da situazioni estreme o da una coltre nevosa
esagerata. Nell'immaginario collettivo montare le catene è
un'operazione tremendamente scomoda e faticosa, tra l'altro,
non sempre possibile perché molte auto nuove non hanno spazio
sufficiente tra il profilo del battistrada e il passaruota. Si dice poi
che se le catene vengono usate sull'asfalto, possono causare
danni al pneumatico o agli organi meccanici dell'auto. Ma quanto
di tutto questo è vero? Dopo avervi parlato dei pneumatici invernali,
OmniAuto.it vi spiega qualcosa in più anche sulle catene da neve,
un equipaggiamento noto a tutti, ma poco amato e spesso bistrattato.

QUANDO SI USANO?
La risposta più frequente è: "quando c'è molta neve sulla strada e
non si montano i pneumatici invernali". In realtà le catene da neve
e gli invernali hanno utilizzi e bacini d'utenza differenti e non sempre
le prime possono essere sostituite completamente dai secondi. I
veri pneumatici invernali, quelli cioè che hanno impresso sulla
spalla il logo del cristallo di neve nel profilo del monte e che offrono
migliore aderenza a temperature ambientali inferiori ai 7 gradi
centigradi tendono a consumarsi più velocemente se utilizzati in
climi più caldi. Da Firenze in giù, insomma, gli "invernali" montati per
alcuni mesi sulla vettura hanno senso solo per chi abita sugli
Appennini o a quote elevate
, ma non per chi incontra queste
condizioni solo durante la classica settimana bianca. In questo
caso le catene da neve rappresentano la scelta ideale, visto che
si tratta di un "dispositivo d'emergenza" che viene comodamente
stivato nel bagagliaio quando non utilizzato. Da ricordare è anche
il fatto che i pneumatici invernali, da soli, possono trovarsi in difficoltà
in caso di neve alta, frammista al fango o con ghiaccio "vetrato",
condizioni in cui le catene (magari rompighiaccio) sono l'unica
soluzione per trarsi d'impaccio
.

COME SI MONTANO
Il montaggio delle catene da neve è un'operazione che, in genere,
richiede pochi minuti e che comunque andrebbe provata nella
tranquillità di un garage o di un parcheggio asciutto, prima di trovarsi
in piena bufera di neve alle prese con un'attrezzatura che non si
conosce.
Le ruote da "catenare" sono almeno due e devono essere quelle
motrici
,
ma nulla vieta che per maggior sicurezza si montino quattro catene;
qualora sorgesse un dubbio fra trazione anteriore e posteriore, una
veloce occhiataal libretto di uso e manutenzione può tornare utile
a dirimere la questione,
anche nel caso di auto a trazione integrale. Buona norma è quella
di tenere
in auto un paio di guanti caldi e non troppo imbottiti con cui
compiere le manovre di montaggio, senza dimenticare che una torcia
elettrica può risultare molto utile e che il giubbotto catarifrangente
aiuta a renderci più visibili. Le catene da neve del tipo più diffuso
vanno in pratica "calzate" sulla gomma a vettura ferma, facendo
passare un anello dietro la ruota e andando a chiudere poi la maglia
metallica sulla parte esterna attraverso
agganci che manualmente o automaticamente vanno a serrare
il dispositivo
attorno al pneumatico. In questo caso il manuale delle catene
offre spiegazioni
e illustrazioni alla bisogna. La vettura va spostata solo per assicurarsi
che il
tutto sia ben stretto e che l'allineamento sia corretto. Più pratiche
da montare
sono le catene da neve ad "aggancio frontale", che sfruttano il
collegamento
di un mozzo centrale al cerchio per calzarsi e centrarsi con un
semplice
movimento dell'auto. Una volta finito il tratto di strada innevata
e tornati
su percorsi "puliti" è bene smontare le catene da neve seguendo
le istruzioni
del produttore, lavarle con acqua abbondante e asciugarle prima
di riporle
,
in modo da eliminare anche il sale antighiaccio che provoca corrosione.

COSA DICE LA LEGGE
Secondo il nostro codice della strada, negli articoli 6 e 7, l'obbligo di
montare
"mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su
neve o
su ghiaccio" viene stabilito dalle autorità e/o gli enti proprietari
delle strade
e segnalato dall'apposito segnale su fondo blu. Diverso è invece
il cartello
stradale che indica l'obbligo di avere le catene a bordo e in entrambi
i casi la violazione è punita con una multa di 78 euro. L'obbligo vale
ovviamente per
tutti gli autoveicoli, sia a 2 che a 4 ruote motrici, indipendentemente
che
si tratti di normali berline, fuoristrada, crossover o SUV. Prima di
acquistare
le catene occorre anche controllare che siano omologate secondo
la norme
europee CUNA NC 178-01 o le Ö-Norm, altrimenti scatta inesorabile
la multa.
Altra importante accortezza è quella di controllare sulla carta di
circolazione che
non ci siano divieti specifici all'utilizzo delle catene da neve (dicitura
"pneumatici
non catenabili"
), cosa che accade nel caso di vetture che hanno
poco spazio
fra battistrada e parafango. Non omologate in Italia e non
equiparate alle
catene da neve sono invece le cosiddette "calze", coperture
che facilitano la
guida su ghiaccio e neve compatta, ma che in caso di obbligo
di catene
espongono il guidatore al rischio multe.
.
CATENE DI TUTTI I TIPI
Da anni esistono poi catene il cui profilo delle maglie sporge oltre
il
battistrada
per meno di 1 centimetro, fino a 0,7 mm, che possono essere
montate
su auto con problemi di catenabilità. In molti casi il montaggio
è semplificato
, e da qualche anno strumenti innovativi
agganciano il
prezioso tappet
o d'acciaio al dado centrale della ruota, operando da fulcro
auto-tensionante in combinazione al sistema su cui fa perno,
e non
serve fermarsi perché le catene si tendono da sole. I materiali
grezzi
da cui originano sono oggi trattati e rinforzati con processi
complicati e
costosi, grazie ai quali "a fine cottura" le maglie resistono
alla marcia
su strade "nude"
, cioè sgombre da manto nevoso o ghiaccio,
purché
alla velocità imposta dal codice di 50 km/h.

I PREZZI
Le catene da neve vanno acquistate sulla base della misura dei
pneumatici
montati sull'auto, dato riportato ben in evidenza sulla
confezione (ad esempio "195/55-15"). Ovviamente anche il prezzo
ha la sua importanza, perché in generale a cifre più elevate
corrispondono
modelli dal montaggio sempre più facile. Già spendendo 35 euro
si trovano
catene da neve semplici ed efficaci a tensionamento manuale, ma per
avere una catena dei marchi più noti per qualità e affidabilità occorre
preventivare quasi 60 euro. Fra i 100 e i 150 euro ci sono poi i
prodotti con sistema autotensionante
o destinati ai generosi
pneumatici
di SUV e fuoristrada, mentre il salto di qualità verso le catene
ad aggancio
frontale richiede una spesa minima di 170 euro
e oltre i 350 euro
per le
misure più particolari. Molto più costosi sono i cosiddetti "ragni" da
montare
a inizio stagione sul mozzo ruota, che vengono venduti a prezzi
compresi
fra 350 e 550 euro.

LE SVEDESI MADE IN ITALY
Lo spunto per il nostro breve viaggio nel mondo delle catene da
neve è
partito da una visita alle linee produttive di König S.P.A.,
l'azienda di
Lecco che realizza per conto della Casa madre svedese una
serie di
prodotti specifici chiamati "No Problem" con aggancio semplificato, "
Super Magic" a sgancio rapido, "K7" con spessore minimo
di 0,7 mm
per auto ufficialmente non catenabili e "K-Summit" a montaggio
di poco
superiore al minuto. Totalmente nuova è la "K-Summit XXL",
catena
da neve ad ancoraggio frontale studiata per le Sport Utility
con massa
a vuoto superiore ai 2.000 kg, come Audi Q7, Range Rover,
BMW X5,
Lexus RX, Mercedes Classe R, Porsche Cayenne e Volkswagen
Touareg.
Presso la fabbrica König di Lecco, in cui lavorano 230 dipendenti
e da
cui escono 4.000 coppie di catene ogni giorno, abbiamo anche
potuto
provare le nuove XXL su asfalto asciutto, nel corso di un workshop
dedicato a dimostrarne tenuta e affidabilità su strade pulite.
La gamma
König K-Summit copre oltre 450 misure di pneumatico e il suo
prezzobase è di 169 euro.

ciao leo





 
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una parte dello sport se ne va

Post n°37 pubblicato il 25 Ottobre 2011 da leogommista1
 
Foto di leogommista1

ciao Marco

sarai sempre nei nostri

ricordi.

 

 
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shuanghuan ceo

Post n°36 pubblicato il 10 Settembre 2011 da saturno.leo
 
Tag: ceo

un salotto su un astronave

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  • thumb
    VersionePrezzoConsumoVelocitàPotenzaOmologazione
    Ceo 2.4 16V Basic Bi-Fuel29.351 €14.4 l/100 km150 km/h92 kwEuro 4
    Ceo 2.4 16V De Lux Bi-Fuel31.175 €14.4 l/100 km150 km/h92 kwEuro 4
    Ceo 2.4 16V aut. Bi-Fuel31.331 €14.4 l/100 km165 km/h92 kwEuro 4
    Ceo 2.4 16V aut. Lux Bi-Fuel33.178 €14.4 l/100 km165 km/h92 kwEuro
    Shuanghuan CEO: il clone della Bmw X5 vince contro Bmw

    Bmw è stata sconfitta in tribunale per la questione relativa alla vendita della Shuanghuan CEO, che riprende in maniera piuttosto "evidente" le fattezze della prima generazione della Bmw X5. Dopo ...

  • thumb
    Shuanghuan Ceo: bloccata sul mercato tedesco

    La cinese Shuanghuan Ceo, Suv da molti ritenuto sin troppo simile alla prima serie della Bmw X5, è stato definitivamente bandito dal mercato tedesco, dopo una battaglia legale tra la ...

  • thumb
    Auto cinesi in Europa: vendute solo 778 unità nei primi 9 mesi del 2009

    Dopo l'annuncio della bancarotta per l'importatore europeo di Brilliance, molti si saranno chiesti qual è la quota di mercato del Vecchio Continente in mano alle Case automobilistiche cinesi? Dati alla ...

  • thumb
    Zhongxing Landmark. SUV cinese anche per l'Italia

    Martin Motors, distributore europeo di Shuanghuan, al Motor Show di Bologna non ha potuto presentare la Little Noble, ma ha portato comunque il CEO (SUV cinese clone della Bmw X5) ...

  •  
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    ben arrivato ceo

    Post n°35 pubblicato il 02 Agosto 2011 da leogommista1
     

    ben arrivato ceo: anche se a malincuore
    lascio il mio vecchio instancabile opel
    frontera...
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     eShuanghuan CEO 2400 Bifuel 135 cv

    Dopo l’ingresso della Great Wall,  dicembre lanciò l’Hover, ecco arrivare
    a quasi un anno di distanza, un'altra casa automobilistica cinese.
    La Shuanghuan, questo il nome dell’azienda orientale, è lieta di
    presentare il suo SUV: il Ceo. Il veicolo made in China, è proposto
    con un 2400 Bifuel (Benzina + GPL) da 135 cv. Esteticamente,
    il nuovo prodotto cinese, presenta una linea molto moderna,
    al contempo elegante e massiccia, che denota l’imponenza di questo
    nuovo mezzo (è lungo 4 metri e 70 cm, per un peso di 1800 kg). Molto
    dinamico l’anteriore, con i fari allungati e l’ampia mascherina centrale
    cromata, dove campeggia al centro la S di Shuanghuan; già visto il
    posteriore, quasi una goccia d’acqua, con il didietro della
    Bmw X5 1°serie (stessa disposizione sbalzata dei fari).

    Accomodandosi a bordo, si rimane sbalorditi, per il lusso sfrenato che
    l’abitacolo propone. Sellerie di elevatissima qualità, plastiche morbide
    al tatto, finiture eleganti, sono le cose che sorprendono (altro esempio
    di come la credenza popolare del prodotto cinese come scarso, sia falsa
    e tendenziosa). La plancia è in linea con il resto dell’abitacolo: lussuosa,
    con gli inserti alluminio che fanno da cornice alla consolle centrale;
    consolle centrale completa dove c’è addirittura il sistema di home
    entertainement di serie (radio, lettore dvd con schermo a colori);
    quadro strumenti anch’esso raffinato con le cromature che incorniciano
    i componenti del quadro. Ed ora le sensazioni su strada.

    Il Ceo provato è stato il 2400 Bifuel 135 cv da 31500 €. A un anno di
    distanza dall’invasione cinese in Italia con la Great Wall, il mondo
    automobilistico dagli occhi a mandorla, vuole conquistare ancora più
    fette del nostro mercato auto. E per questo è arrivata in Italia la
    Shuanghuan, con il Ceo. Questo imponente SUV, va a coprire quella
    fascia di mercato che fa riferimento a Mercedes ML, Bmw X5 e company,
    fascia non di mercato dell’Hover CUV della Great Wall. Su strada, il Ceo,
    sbalordisce grazie a una maneggevolezza da utilitaria nonostante le
    dimensioni e a un comfort da ammiraglia. Il motore (2400 da 135 cv di
    origine Mitsubishi) non è per nulla fiacco, né sottopotenziato per la mole
    dell’auto, è ecologico (BiFuel benzina + GPL), brillante e assai silenzioso,
    sia ad alti che bassi regimi.

    Infine l’unico prezzo. Il 2400 Bifuel 135 cv in allestimento unico completo
    di tutto (dotazione di serie da ammiraglia), costa 31500 € (Benzina). *

    Shuanghuan CEO 2400 Bifuel 135 cv

     
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    forse la fiat è riuscita lanciare un suv.

    Post n°33 pubblicato il 01 Luglio 2011 da leogommista1
     

    Foto spia Fiat Freemont Torino

    Il nostro lettore Daniele Costa, uno studente iscritto al corso di
    car design dello IED, ci ha inviato alcune foto spia scattate ieri
    a Torino, che vedono come protagonista un muletto di
    Fiat Freemont.
    Il modello, primo frutto concreto dell’alleanza transoceanica con
    Chrysler, è già in commercio, ma la gamma si andrà completando
    nell’arco della sua carriera commerciale.

    La vettura pizzicata nel corso dei collaudi mostra evidenti
    camuffature, ma è chiaro che le novità oggetto dei collaudi si
    trovano tutte sotto la pelle.
    L’ipotesi più credibile è che il modello fotografato ospitasse nel
    cofano il 3.6 V6 Pentastar da 276 CV di prossimo debutto, unità
    che sarà abbinata al solo cambio automatico sei marce e alla
    trazione integrale.

    Ugualmente possibile è che la meccanica del muletto fosse
    articolata intorno al 2.0 MultiJet 170 CV e al medesimo sistema
    di trazione integrale, abbinamento inedito che verrà analogamente
    proposto più avanti nel corso della carriera della Freemont.

    ciao Leo

     
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    gran premio del canada 2011

    Post n°32 pubblicato il 13 Giugno 2011 da leogommista1
     

    il box Ferrari a Monaco

    oggi pioveva  la ferrari non ce la fatta,

     
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    raid pavia-venezia

    Post n°30 pubblicato il 28 Maggio 2011 da leogommista1
     

     

    Al via la 68-esima edizione del Raid Pavia - Venezia 2011
    Tutto è pronto per la partenza del Raid Pavia – Venezia 2011
    al via Domenica 29 Maggio 2011. Dopo ben 6 anni la più lunga
    e antica competizione di motonautica del mondo riparte dalla
    sua città natale: Pavia.

    Le prime partenze del Raid avverranno alle ore 8 del 29 maggio
    2011da Pavia e dal Ponte della Becca (Pavia). Saranno ammesse
    tutte le imbarcazioni rientranti nelle classi circuito Fim e Uim, con
    cilindrata superiore a 400 cc; tutte le categorie e le classi
    Endurance;
    scafi da turismo la cui velocità di crociera non sia inferiore a
    60 km/h, moto
    d’acqua, eliche aeree, banche storiche, sciatori nautici, off shore
    classe 3. I partecipanti dovranno percorrere 384 km seguendo il
    tradizionale itinerario: partenza dall’Associazione Motonautica
    Pavia
    con marcia di trasferimento a velocità ridotta sino al Ponte della
    Becca
    in confluenza del Fiume Po. Dal Ponte della Becca inizia la gara a
    tempo cronometrato con rilevamento dei tempi effettivi.
    (in allegato il testo “Raid in Pratica” con tutti i dettagli)
    Enrico Beltramelli, Presidente dell’Associazione Motonautica Pavia -
    storico coordinatore dell'evento – riferisce: “E’ motivo di grande
    orgoglio poter far ripartire la gara così dopo tanti anni dalla nostra
    città.
    Al momento le condizioni del Ticino e del Po sono buone e
    favorirannoun’ottima navigabilità ai piloti. Le iscrizioni per la
    partecipazione sono buone come secondo le aspettative. Tutti
    saranno in grado di  dare il loro meglio e di rendere la gara più
    spettacolare possibile”.

    68° RAID: SI RIPARTE…


     
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    nuova fiat topolino

    Post n°28 pubblicato il 06 Maggio 2011 da leogommista1
     

    Nuova Fiat Topolino, gallery

    Non è che esistono notizie a iosa aggiuntive fiat topolino un nome che rievoca un’auto che ai tempi considerare city car era semplicemente fuori da ogni logica, visto che nei primi anni del novecento la Topolino incarnava perfettamente il concetto di auto, indipendentemente dalle dimensioni detenute e corrispondente ad un target di clientela dell’epoca rappresentato da pochi notabili danarosi

     
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    FERRARI 308 Magnum P.I

    Post n°26 pubblicato il 30 Novembre 2010 da saturno.leo
     

    Trama

    Thomas Sullivan Magnum IV, più semplicemente Magnum, è un ufficiale di Marina che dopo una decina d’anni di servizio si è congedato dalle armi. Già decorato nella Guerra del Vietnam e ufficiale, reduce del Vietnam, dove combatté con i Navy Seal (di cui porta l'anello) e poi del servizio segreto della marina (cosa che gli sarà utile in molte delle sue indagini) (vedi rapporti con il Lt.Mac Reynolds). Nella vita civile ha intrapreso l’attività di investigatore privato (da cui il "p.i.", acronimo del corrispondente termine inglese private investigator), termine che lui preferisce di gran lunga a quello di “detective”. Magnum vive nella dependance di una lussuosa villa in riva al mare sull’isola hawaiiana di Oahu, su invito del padrone di casa, l’eccentrico scrittore Robin Masters (personaggio che non appare mai nella serie, la cui voce peraltro nella serie originale era quella di Orson Welles). L’ospitalità è ricambiata con l'attività di responsabile della sicurezza che Magnum fornisce alla proprietà dello scrittore.

    A mandare avanti la casa di Robin Masters è il factotum inglese Jonathan Quayle Higgins III, ex sergente maggiore della British Army, che si avvale anche dell'aiuto dei suoi “ragazzi”, due dobermann bene addestrati, Zeus e Apollo.

    Magnum fa la vita che ogni uomo gli invidia: esce e rincasa quando vuole, lavora solo quando ne ha voglia, ha il pressoché illimitato uso di una Ferrari 308 GTS, ha un frigobar sempre fornito di birra, spesso ha come clienti donne ricche e bellissime e ha come compagni di avventure due ex marines conosciuti durante il servizio in Vietnam, Theodore “T.C.” Calvin e Orville Wilbur Richard “Rick” Wright.

    Spesso Magnum viene aiutato dai suoi amici a trarsi d’impaccio quando le sue investigazioni lo mettono in situazioni troppo rischiose per uscirne da solo. Altre volte lo aiuteranno durante le investigazioni, facendo la parte di autisti, factotum, ricchi compratori, ecc

     
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    qualcuno ha sbagliato qualcosa

    Post n°25 pubblicato il 18 Novembre 2010 da leogommista1
     

    la ferrari non ce la fatta, ma rimane sempre un mito!!!

    Gran finale in Formula 1, Vettel in pole e Alonso terzo nel Gp di Abu Dhabi

     

     
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    la ferrari non ha bisogno di schumacher

    Post n°24 pubblicato il 11 Novembre 2010 da leogommista1
     

    Notizia del 11 novembre 2010 - 15:03

    Alonso: Obiettivo secondo posto - Chiudere alle spalle di una sola Red Bull mi darebbe matematicamente il titolo, non voglio per ora pensare ad altro, c'è tempo.

    Domenica ad Abu Dhabi si deciderà il Mondiale di Formula 1 ma Alonso, al comando con 8 punti di margine su Webber e 15 su Vettel, non vuole farsi condizionare dai due piloti della Red Bull, che per il Gran Premio partono con i favori del pronostico e, nonostante le numerose smentite, potrebbero anche fare gioco di squadra, pur di non far vincere il ferrarista.

    "Non perderò nemmeno un secondo delle mie energie pensando a cosa accadrà domenica. C'è molto da fare venerdì e sabato per prepararsi al weekend nel modo giusto - spiega l'iberico in conferenza stampa -. Il nostro obiettivo è vincere la gara o chiudere al secondo posto e penso che possiamo farcela, ci basterebbe per avere la matematica certezza del titolo. E a partire da domani fino a domenica ci prepareremo per centrare il risultato, senza pensare agli avversari".

    "Penso che vincere con sette, uno o 25 punti è al momento la cosa che meno mi interessa - il pensiero dell'asturiano -. E' sempre triste perdere il titolo all'ultimo momento, ma nel mio caso non avrei nessun motivo per essere deluso del mio 2010. Negli ultimi due anni stavo lottando per essere nel Q3, ci sono stati momenti duri anche per la Ferrari nel 2009. Il primo anno ci ha portato a questo punto, a lottare con due Red Bull che fin qui hanno dominato la stagione in termini di velocità. In generale, perciò, non importa cosa accadrà domenica, quelli del 2010 saranno comunque grandi ricordi", conclude Alonso.

     

     
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