vecchie glorie

giulietta e romeo:musical


 La nuova opera popolareLa musica di Riccardo Cocciante, accompagnata dai versi di Pasquale Panella, trascina il pubblico del Gran Teatro a Roma (in scena fino al 04/11/2007), che rivive commoventi emozioni assistendo alla più celebre storia d’amore di ogni tempo.L’affascinante Verona, città che ha visto incontrare i due amanti, è stata scelta come prima tappa per il debutto dell’opera, avvenuta il primo Giugno 2007, ed è qui che la scenografia naturale dell’Arena ha rievocato l’atmosfera romantica di Romeo e Giulietta, così come ci descrive William Shakespeare.Come si può notare dal titolo, Cocciante, ha volutamente dato una nuova impronta allo spettacolo, invertendo i nomi dei due protagonisti, per mantenere alta la tradizione italiana da cui ha origine la novella.Durante la stagione estiva, oltre Verona, numerose città italiane hanno già ospitato l’Opera Popolare, poi Milano, Firenze e Roma per il mese di Ottobre.Una lunga tourneé che durerà ancora molto e vedrà impegnati i giovani artisti che si alternano a rotazione nei differenti ruoli, esperienza questa decisamente formativa per tutti.L’assegnazione dei ruoli, per i personaggi del cast artistico, tra le moltissime richieste giunte (più di 1250 i candidati), è frutto di una selezione accurata che ha visto impegnato Riccardo Cocciante in prima persona sempre presente, lasciando sorpresi e stupiti i ragazzi, nel corso delle audizioni. Lo spettacolo risulta più romantico che tragico, molto apprezzato il paragone tra le ragazze e le stelle cadenti che si esibivano con dei costumi sgargianti infondendo una vera scena d’amore quasi come a voler riprodurre la magica notte di San Lorenzo. La definizione di “Opera Popolare” nasce dalla volontà di associare canzoni che danno vita a musica e testi molto attuali con linguaggio sobrio che rispecchia i sentimenti dei giovani artisti. L’ingenuità adolescenziale delle parole riporta alla luce la purezza di un amore vero, disposto a superare ogni ostacolo (vedi i pareri contrari delle rispettive famiglie veronesi di quel tempo dei Capuleti e dei Montecchi) perché vuole essere vissuto fino in fondo e per l’eternità.Un grande evento, che interessa anche l’ambito del sociale infatti, parte dell’incasso dei biglietti (un euro per ogni biglietto venduto) sarà devoluto all’AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) per finanziare la ricerca.Regia ed organizzazione curati nei minimi particolari da uno staff tecnico di valore, un connubio perfetto tra scenografia mobile, un mix di proiezioni grafiche e video di enorme impatto visivo.