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L’opera lirica è un posto dove

 un uomo viene pugnalato ed,

 invece di morire, canta.

 

 

Bianca Stagno Bellincioni

 

 

Francesco Tamagno

 

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amelita galli curci:soprano

Post n°100 pubblicato il 25 Gennaio 2010 da peonia99
 

 

Nacque in una famiglia della borghesia milanese e fu indirizzata, giovanissima, allo studio del pianoforte. Ma ben presto la nonna le consigliò di dedicarsi al canto. Dopo qualche tempo il compositore Pietro Mascagni, che ebbe modo di ascoltarla, la incoraggiò a intraprendere la carriera di cantante d'opera. Per sua scelta, la formazione della Galli-Curci fu quasi sempre realizzata da autodidatta, ascoltando le esecuzioni di altri soprani, leggendo antichi trattati di esecuzione canora ed eseguendo tecnica pianistica con la sua voce. Fece il suo debutto nel 1906 a Trani nel ruolo di Gilda in Rigoletto di Giuseppe Verdi, raggiungendo una notevole notorietà in tutta Italia. Nel 1908 sposò il marchese Luigi Curci, e aggiunse il cognome del marito al suo. Il matrimonio non durò a lungo e i coniugi divorziarono nel 1920. Successivamente la Galli-Curci sposò Homer Samuels, il suo pianista accompagnatore. Nel 1922 il marchese Curci chiese al papa l'annullamento del matrimonio. La Galli-Curci iniziò a cantare in tutta Europa e in Sud America. Nel 1915 cantò in due recite della Lucia di Lammermoor con Enrico Caruso a Buenos Aires. Questa fu l'unica apparizione del soprano in un'opera assieme al grande tenore, in quanto le altre apparizioni avvennero in alcuni concerti e in registrazioni fonografiche. La Galli-Curci giunse negli Stati Uniti nel 1916 virtualmente sconosciuta. La sua permanenza avrebbe dovuto essere di breve durata, ma le acclamazioni ricevute nel corso della sua interpretazione di Gilda in Rigoletto a Chicago il 18 novembre 1916 (suo 34° compleanno) furono così entusiastiche che ella accettò un contratto con la Chicago Opera Company. Fu un membro della compagnia fino 1924. Nello stesso anno 1916, la Galli-Curci firmò un contratto per delle registrazioni fonografiche con la Victor Talking Machine Company e registrò in esclusiva per la stessa fino al 1930. Nel 1921 la Galli-Curci entrò a far parte della Metropolitan Opera House di New York, rimanendovi fino al 1930, anno in cui si ritirò dalle scene operistiche. Amelita Galli-Curci con cappotto di pelliccia, circa 1920. George Grantham Bain Collection (Library of Congress).La Galli-Curci fece costruire una villa chiamata Sul Monte ad Highmount, dove trascorse le estati per molti anni, fino al 1937, quando vendette la proprietà[2] [3]. Nelle vicinanze della villa, nel vicino villaggio di Margaretville, venne costruito un teatro al quale venne dato il suo nome. Ella ricambiò la cortesia esibendosi in concerto in occasione della serata inaugurale[4]. La Galli-Curci fu una seguace del filosofo e mistico indiano, maestro di meditazione e yoga, Paramhansa Yogananda[5]. Scrisse la prefazione al libro del 1929 di Yogananda, Whispers from Eternity[6][7]. Stanca della politica dei teatri d'opera e convinta che l'opera fosse in fase di tramonto, la Galli-Curci si ritirò dai palcoscenici operistici nel gennaio del 1930 e concentrò la sua attività sui concerti. Successivamente ebbe dei problemi fisici alla gola e nel 1935 fu operata alla tiroide. L'intervento chirurgico venne effettuato con grande accortezza e in anestesia locale, ma nonostante le attenzioni prestate la sua voce subì dei problemi dopo l'intervento. Un nervo della laringe aveva subito delle lesioni ed ella ebbe inibita la possibilità di eseguire le note del registro acuto. Questo nervo venne da allora definito come il nervo Galli-Curci. Nel 2001, Crookes and Recaberen "esaminarono le cronache di stampa del periodo dopo l'intervento alla Galli-Curci, intervistarono colleghi e parenti dei chirurghi e compararono la carriera del soprano con quella di altri cantanti" e trovarono che il suo deterioramento vocale, molto probabilmente, non era stato dovuto agli esiti dell'intervento chirurgico[8]. Nel 1936 la Galli-Curci cantò nel ruolo di Mimi ne La bohème a Chicago dopo l'intervento alla gola. Fu a quel punto chiaro che ella non era più la cantante di un tempo e dopo alcuni concerti decise di ritirarsi definitivamente dalle scene, stabilendosi in California. Li iniziò a insegnare privatamente e continuò a farlo fino a pochi giorni prima della sua morte, che avvenne nel novembre del 1963, all'età di 81 anni. Fra le sue allieve vi fu il soprano Jean Fenn.

 
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natasha marsh

Post n°99 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da peonia99

 
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natasha marsh:soprano

Post n°98 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da peonia99
 

Natasha Marsh è nata nel1976 .Soprano lirico proveniente da Brecon, Galles, Marsh si è avvicinata alla musica grazie ai  genitori ; inizialmente ha intrapreso la carriera nel teatro musicale,in seguito ha spostato la sua attenzione verso l'opera ma alla fine ha firmato un contatto con la EMI Classics nel settembre 2006. Amour è stato lanciato il seguente febbraio, mescolando arie d'opera con materiale pop-oriented: combinazione  che ha fatto arrabbiare alcuni tradizionalisti  d'opera.Tuttavia Amour è stato il numero uno nella classifica della UK Chart Classic Artist e ha ricevuto una nomination nel corso del 2008 Classical Brit Awards.

 

 
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TAURINO PARVIS:baritono

Post n°97 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da peonia99
 

 

 

PARVIS TAURINO
Torino 15/09/1879 – Barcellona 9/05/1957

Il padre lo voleva avvocato ed indubbiamente ebbe vista lunga perché dopo il ritiro dal palcoscenico questi studi gli tornarono utilissimi. Contemporaneamente agli studi universitari in Giurisprudenza, completati in perfetta media con il conseguimento della laurea nel1903, studiava canto a Milano con il maestro Vanni. Precoce fu il debutto che avvenne nel 1900 , ottenuta la scrittura come baritono sostituto nella compagnia della Carelli impegnata nel consueto tour Sudamericano, nella prima brasiliana dell’Iris al Lirico di Rio de Janeiro. Inizialmente alternò la carriera al praticantato presso un avviato studio torinese ma alla fine l’amore per il canto ebbe la meglio. La carriera si sviluppò per oltre trent’anni e che non conobbe mai pause o scadimenti di livello. Nei primi anni accettò ruoli leggeri e si produsse in Boheme, Manon, Barbiere di Siviglia iniziando graduatamente ad ampliare il repertorio che raggiunse dimensioni consistenti comprendendo tutti i prinicipali ruoli baritonali. Fu scelto da molti compositori come primo interprete di loro titoli. Nel 1902 al Vittorio Emanuele di Torino fu primo interprete nella Tentazione di Gesù del maestro Cordara, nella Ma ricca di Falgheri dove creò il personaggio di Billia accanto alla grande Adalgisa Gabbi. Ancora nel teatro torinese, nel 1907, cantò nella prima di L’Espiazione del maestro Ottolenghi. A Roma fu nel cast della prima dei Compagnacci di P.Riccitelli e di La Grazia del maestri Michetti (Opera 1923).
Alla Scala fu nelle prime locali de I Figli del Re di Humperdinch e nei Fuochi di San Giovanni di Strass. Nel 1905 fu scritturato dal Metropolitan e qui rimase più di un anno esibendosi sia nel grande teatro che nel lungo tour che veniva abitualmente organizzato dall’impresario Grau con la compagnia dello stesso Metropolitan. Cantò in tutti i principali teatri mondiali sempre esibendosi nelle principali compagnie. Dopo il ritiro dalle scene, avvenuto nei primi anni trenta, riprese l’attività forense e, trasferitosi in Spagna, divenne il locale agente di tutte le case cinematografiche italiane. Questa nuova attività gli permise di conoscere la vedova del tenore-architetto Peppino Rossellini, padre del musicista Renzo e del grande regista Roberto. La loro unione fu allietata dalla nascita di una figlia.
Ammalatosi non sopravvisse ad un difficile intervento chirurgico.

 
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Maria Ivogün: soprano

Post n°96 pubblicato il 19 Gennaio 2010 da peonia99
 

 

(soprano ungherese, 1891 Budapest – 1987 Beatemberg, Svizzera)
Maria Ivogün nome d’arte di Maria Ilse Kempner. Era figlia di una cantante d’operetta, Ida von Günther, che fu anche la prima interprete de La Vedova allegra di Lehar, e che le diede le prime lezioni di canto. Dopo aver studiato all’Accademia di Vienna, fu ascoltata in un’audizione all’Opera di Stato e respinta. Fu solo grazie all’influenza di Bruno Walter che ebbe l’opportunità di cantare a Monaco nella nuova compagnia del direttore in opere di Puccini, Mozart e Donizetti. Inizialmente ebbe repertorio di soprano lirico, ma poi virò verso i ruoli di coloritura, fra i quali il più famoso fu Zerbinetta. Nel 1921 fu scritturata a Chicago per il Barbiere di Siviglia, ma le sue performances furono pesantemente osteggiate – sembra – da Amelita Galli-Curci che non gradiva la concorrenza della più giovane collega. Mel 1923 si esibì a New York, nel 1924 a Londra e nel 1926 a Berlino, ancora con Bruno Walter, riprendendo anche ruoli lirici come Mimì, Manon di Massenet e Mignon. In quegli anni fu scritturata anche in Olanda, Spagna, Austria e Sandinavia ein italia alla scala. Si ritirò nel 1933 a causa di una malattia che la rese quasi cieca, dedicandosi all’insegnamento sino al 1959. Fra i suoi allievi, ci furono anche Elisabeth Schwarzkopf e Rita Streich.
I dischi di Maria Ivogün sono tutti godibilissimi, grazie anche ad una tecnica di incisione che riesce a renderne bene gli armonici, tipici di una voce estremamente fonogenica e molto ben proiettata.
Segnaliamo, a titolo di curiosità, che i duetti del Ratto dal Serraglio, Carmen, Cornelius e Bohème sono stati registrati con Karl Erb, marito della Ivogün per circa un decennio: i due cantanti respirano insieme in un’intesa ben percepibile, anche se purtroppo destinata a sfiorire.

 
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