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Lavoro, un'altra strage orrenda In sei uccisi nel depuratore


rilievi a MineoLavoravano nel depuratore consortile di Mineo, a 35 km da Catania. Un lavoro duro, sporco, pericoloso: stavano pulendo una vasca del depuratore. Inizialmente si pensava fossero caduti in una vasca che stavano pulendo ma poi si è capito che i sei operai sarebbero stati uccisi dalle esalazioni sprigionate dalla vasca, probabilmente satura di sostanze tossiche. Quattro delle vittime erano dipendenti comunali, due di un'azienda privata. Ai colleghi non è rimasto che dare l'allarme. Un episodio simile a quello successo in una azienda privata a Molfetta pochi mesi fa. Subito sul posto sono accorsi Vigili del Fuoco, polizia e carabinieri. E il magistrato di turno per il sequestro dell'impianto e gli accertamenti dell'inchiesta. Nel comune di Mineo gli impiegati sono sconvolti. Al telefono una donna tra le lacrime dice: «Tra i morti vi sono quattro nostri colleghi. Il sindaco appena appresa la notizia è andato al depuratore dov'è avvenuta la tragedia». Salvatore Spanò, comandante dei vigili del fuoco di Catania, precisa: «Abbiamo trovato i sei cadaveri sul fondo della vasca che misura 16 metri cubi per 5. I corpi sono impregnati di melma, che resta a livelli molto bassi perchè è aspirata continuamente da una pompa. Verosimilmente gli operai hanno rimosso una griglia di protezione - ricostruisce - e sono scesi per una scaletta dentro la vasca. Poi, per effetto della mancanza di ossigeno o per la presenza di gas tossici si sono sentiti male uno dopo l'altro. Fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=76206