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TURISMO E CULTURA


Milano - Un progetto Acqua e sapone. Non proprio così. Anzi, nella sua semplicità una vera rivoluzione, coraggiosa perché c’è il rischio di essere fraintesi: sapone per lavarsi, acqua per sciacquarsi. Possibilità offerta ai bambini nomadi che così possono mettersi in ordine prima di entrare in classe. E sono tanti, circa 200, il 20 per cento degli alunni dell'istituto Riccardo Massa dove la preside Giovanna Foglia è finita al centro di un caso.Siamo nel quartiere Gallaratese, periferia ovest della città: due scuole elementari e una media confinanti con uno dei campi rom più numerosi e sofferti di Milano, quello di via Triboniano, oltre che con vari accampamenti meno stanziali, ma pur sempre rilevanti. Proprio per questa vicinanza l'istituto è stato inserito dalla Prefettura di Milano tra le scuole «a rischio» e ogni anno riceve un piccolo finanziamento in più dal Miur per «sostenere progetti di integrazione». Piccoli fondi, quest'anno, per esempio, per il Riccardo Massa sono stati stanziati 6.395 euro. Ma, ecco la novità, la preside invece che destinarli a simposi sull'educazione e convegni sulla didattica, ha aperto dalle sette del mattino bagni e docce delle sue palestre per i ragazzini rom. E dice senza paura di essere tacciata di razzismo: «Abbiamo abbattuto più barriere così che con cento convegni». La metà dei problemi di integrazione, secondo i dirigenti di questa scuola, era molto legata alla sporcizia.     Fonte: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=334848