Creato da perollegart il 13/06/2008
perollegart

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

elisa.r79DJ_PonhziperollegartMarquisDeLaPhoenixsaiettantropoeticonovantunennelubopocercoilcoraggiopsicologiaforenseletizia_arcuriicabopiccolacris3mennillosalvatoregioiaamore
 

Ultimi commenti

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Bruno Tinti: «Alfano vuo...Gian Luigi Rondi, l'ete... »

I bambini di Gaza «grandi» per forza

Post n°3 pubblicato il 13 Giugno 2008 da perollegart
 

Rabh Masoud ha 8 anni e vice con i genitori e sei fratelli in un monolocale a Jabaliya, il più grande campo profughi nella Striscia di Gaza, vicino al confine con Israele. «Per dormire - dice - dobbiamo fare i turni - i miei fratellini sono terrorizzati dai bombardamenti. Piangono, e per giorni si rifiutano di uscire. Io provo a far loro coraggio, ma anch´io ho paura, tanta paura». Subhiya ha 6 anni e vive anche lei con la famiglia a Jabaliya. La sua salute non è buona. La bimba soffre di orifizio ovale, problemi di deambulazione, deviazione al setto nasale e ha un fragile sistema nervoso. Necessità di un´assistenza medica pressoché costante. Il padre di Subhiya è morto sotto un bombardamento. Ora la sua famiglia dipende interamente dagli aiuti umanitari delle organizzazioni non governative. La vita bloccata dei bimbi di Gaza. Storie di sofferenze, patimenti, mancanza di tutto che marchia fin dai primi giorni la vita di bambine e bambine «ingabbiati» in quella enorme prigione a cielo aperto che è Gaza. Storie di vite bloccate. In attesa di un aiuto che tarda ad arrivare. Storie come quelle dei bambini della scuola elementare Omar Bin Abdul Aziz che tornati a scuola dopo la pausa invernale, hanno trovato le aule buie e fredde: in quella scuola, come nelle altre 400 della Striscia, la corrente elettrica è saltuaria e le finestre sono murate per proteggere gli alunni da proiettili vaganti. Storie di piccole vite appese a un filo.

Fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=76157

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/perollegart/trackback.php?msg=4884786

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
Nessun Commento
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963