PersaInUnaBottiglia

Cambio di rotta improvviso e imprevisto


Mercoledì: cena da me col basilisco.Giovedì: cena dal bifidus-ormai-quarantenne.Come in una tavola comparativa, per certi versi sinottica, ho letto comportamenti e tratto le mie deduzioni. Non razionalmente, ma emotivamente. Così, come sento.Mi sento contenta,Sono allegra e non riesco a -e, soprattutto, non voglio- far andare via il pensiero sorridente che mi accompagna.Ho riscoperto com'è quando un uomo è premuroso e ci tiene a vederti. Ho assaporato il gusto di mille attenzioni: di una tavola apparecchiata con gusto, di cibi scelti e , secondo il mio desiderio, golosi di pensieri delicati e di una preparazione culinaria naturalmente condivisa. Nessuna forzatura, nessun senso di disagio, nessun momento di disagio.Il tempo è volato, tra chiacchiere e sorrisi. In una casa così accogliente. Bella. Davvero bella. E, infine, il regalo colorato, spotaneo e inaspettato.Al telefono mi aveva detto che aveva cercato il madrigale, purtroppo senza trovarlo.Ecco, questa cena mi ha fatto vivere il piacere di essere cercata e coccolata.Mi ha fatto rivalutare lo star bene che vivo col basilisco. Mi ha fatto venire alla mente le sue parole che mi fanno sentire rifiutata, i comportamenti che dicono: sto bene, ma fino a un certo punto. Non ci tengo a te (anche se mi piace stare con te).E allora penso alle parole di Marina...gli uomini sono come le scarpe: è inutile comprare un modello che ci sta scomodo con l'idea che con l'uso si adatterà al piede. In realtà resterà sempre scomodo.Vero.Credo che il basilisco, almeno per il momento, non voglia essere smosso dalla sua torre murgiana. Dove vive solo e protetto da una c(u)orazza dura e infrangibile. Come dice qualcuno "è una carta a perdere".E adesso, il bifidus non è più tale. Dovrò trovargli un altro soprannome. Ma aspetto.Con gioia, però, perché ho riscoperto i suoi aspetti belli. Perché non posso più chiamarlo bifidus ;)