Punto primo: la diversità è diversità e basta!Chissà che ci vedono gli psicopatici in me! Comunque, tutto sommato, l'esperienza senza strascichi non fa danni e quindi è divertente da raccontare.Non come certe cose che ti porti dentro, anche se fai finta di averle dimenticate, e invece ti salgono alle labbra quando meno te ne aspetti. E lo vedi anche nei volti della persona a cui lo racconti che hai vissuto qualcosa di brutto. Che anche se lo hai superato è stato così brutto che ti porta ancora le lacrime agli occhi. Però, in fondo, per uno così mediocre, non è proprio il caso di farsi venire gli occhi lucidi. Non lo è proprio. Lui e la sua spavalda insensibilità. Lui e la tua vita di tre anni e una parte di te che è andata via come polvere. Una ferita di parole vuote e di corpo inconsistente che resta lì... ancora, come qualcosa che non hai mai vissuto eppure è parte di te. Purtroppo.Ma pensavo a ieri.Troppo fermento, come quando il mare di colpo si agita e le onde ti circondano e schiaffeggiano. Troppa gente, troppe cose che accadevano di colpo. Troppi sguardi su di me. Oppure troppi NON sguardi di cui avvertivo la presenza, come quello della donna dai capelli rossi e ricci. Oppure.. lo sguardo intenso del signore dell'anello che di colpo mi trovavo addosso fra un saluto e l'altro. Oppure... lo sguardo ritrovato dell'amico dell'uomo che non mi guarda più, ma i cui occhi mi porto dentro... e lo sguardo del suo prof di cui lui mi ha parlato tantissime volte. E lo sguardo che c'è sempre e ieri non c'era, perchè poi si è perso in un bacio inaspettato, chiosa di una serata alquanto bizzarra e destabilizzante, anche perchè c'erano almeno un altro paio di sguardi sconosciuti che proprio m'hanno spiazzato...E così, questa mattina, mi trovo rimescolata, piena di fili aggrovigliati di cui non trovo il bandolo...
Spaesamento
Punto primo: la diversità è diversità e basta!Chissà che ci vedono gli psicopatici in me! Comunque, tutto sommato, l'esperienza senza strascichi non fa danni e quindi è divertente da raccontare.Non come certe cose che ti porti dentro, anche se fai finta di averle dimenticate, e invece ti salgono alle labbra quando meno te ne aspetti. E lo vedi anche nei volti della persona a cui lo racconti che hai vissuto qualcosa di brutto. Che anche se lo hai superato è stato così brutto che ti porta ancora le lacrime agli occhi. Però, in fondo, per uno così mediocre, non è proprio il caso di farsi venire gli occhi lucidi. Non lo è proprio. Lui e la sua spavalda insensibilità. Lui e la tua vita di tre anni e una parte di te che è andata via come polvere. Una ferita di parole vuote e di corpo inconsistente che resta lì... ancora, come qualcosa che non hai mai vissuto eppure è parte di te. Purtroppo.Ma pensavo a ieri.Troppo fermento, come quando il mare di colpo si agita e le onde ti circondano e schiaffeggiano. Troppa gente, troppe cose che accadevano di colpo. Troppi sguardi su di me. Oppure troppi NON sguardi di cui avvertivo la presenza, come quello della donna dai capelli rossi e ricci. Oppure.. lo sguardo intenso del signore dell'anello che di colpo mi trovavo addosso fra un saluto e l'altro. Oppure... lo sguardo ritrovato dell'amico dell'uomo che non mi guarda più, ma i cui occhi mi porto dentro... e lo sguardo del suo prof di cui lui mi ha parlato tantissime volte. E lo sguardo che c'è sempre e ieri non c'era, perchè poi si è perso in un bacio inaspettato, chiosa di una serata alquanto bizzarra e destabilizzante, anche perchè c'erano almeno un altro paio di sguardi sconosciuti che proprio m'hanno spiazzato...E così, questa mattina, mi trovo rimescolata, piena di fili aggrovigliati di cui non trovo il bandolo...