persa nei miei sogni

Post N° 103


La questione non lo interessava da trent'anni, ma la sua colpa, d'indolenza più che d'orgoglio, era di essere scivolato a poco a poco nella convinzione che anche agli altri Dio facesse lo stesso effetto che faceva a lui, l'effetto cioè di uno sport marginale e impraticabile, come il decatlon o il pattinaggio a rotelle, di cui egli aveva dimenticato le regole, i segreti, le pur spasmodiche passioni. Messo alle strette, sapeva che avrebbe risposto press'a poco nei termini di chi si sente chiedere se sia molto scomodo abitare in una casa senza ascensore, no, no, si tira avanti benissimo, è solo questione di abitudine, dopo un pò non ci si fa più caso, e poi anzi dicono che sia un ottimo esercizio per la circolazione. Solo che Dio, e non c'era da meravigliarsene, era sopravvissuto alla sua indifferenza, aveva tirato avanti altrettanto bene, in quel frattempo. Un sacco di gente non lo considerava affatto marginale, continuava a interessarsi vivamente a Lui, nei più diversi modi, come stavano a dimostrare i rapporti, gli opuscoli, i volantini, i bollettini ciclostilati, le lettere e i ritagli di giornale raccolti nella cartellina color tabacco.Già, pensò il commissario con un senso di disagio, un principio di stizza, già: Dio.A che punto è la notte - Fruttero e Lucentini