Il mondo dei libri

IL PADRONE DI CASA


Non è facile descrivere la condizione di prigionia in cui si trova il genere umano in un romanzo di 156 pagine, tentando anche di trovare possibili “vie di fuga”. Il padrone di casa del giornalista Alberto Samonà, appena pubblicato per Robin Edizioni di Roma, ci prova. E per farlo, prende ad esempio la vita di un affermato intellettuale, studioso di esoterismo e simbologia religiosa, protagonista delle pagine di questo romanzo. Tutta la narrazione si concentra in dodici lettere che l’intellettuale in questione scrive ad una misteriosa amica lontana, che vive a Caracas o forse altrove, ma sulla reale esistenza della quale c’è più che un sospetto: è infatti possibile che l’amica altro non sia che la coscienza dello stesso protagonista, la quale non risponde mai alle lettere che l’autore le scrive, restando in un eloquente silenzio. Il libro prende le mosse da un evento esterno che suona come uno shock per il protagonista, poiché è da quel momento che egli comprende che il proprio sapere accumulato in anni di studi non lo aiuterà a “risvegliarsi”, ma che per farlo, o quantomeno per tentare, è necessario tornare alla semplicità di una relazione con se stesso. Di questa rinnovata consapevolezza l’uomo scrive nelle lettere che invia alla misteriosa amica, che appaiono ad occhi attenti anche come tappe di un mistico viaggio inziatico che il protagonista intraprende: non un viaggio “fisico”, ma più sottile, che attraversa le porte della conoscenza ordinaria per giungere verso la frontiera della vera comprensione, possibile solamente attraverso la padronanza della macchina umana. Solo allora, il padrone (il sé) può fare ritorno nella casa che gli appartiene e che per adesso è abitata da una folla di gregari che si sostituiscono indebitamente al legittimo proprietario.Un romanzo epistolare quello di Samonà, in cui l’autore pare avere ben chiari i propri riferimenti “esoterici”, ma dei quali volutamente non parla in modo diretto: un modo elegante, che scongiura il rischio che questo libro di narrativa si trasformi in un saggio. Alberto Samonà, proveniente da un’antica famiglia siciliana, è giornalista professionista. All’attività professionale (si ricordano i suoi articoli di cronaca giudiziaria su numerosi quotidiani siciliani e nazionali) affianca da sempre gli studi tradizionali. Ha pubblicato i libri Le colonne dell’Eterno presente (2001) e La Tradizione del Sé (2003). È autore di testi teatrali sulla spiritualità sufi e su Giordano Bruno.