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Cracovia, 5 giu. - (Adnkronos) - "Non ho nessun tipo di obiettivo, se non quello di mettere in campo una squadra che sappia essere squadra dal primo all'ultimo minuto". Cosi' il ct azzurro Cesare Prandelli risponde a una domanda sugli obiettivi dell'Italia ad Euro 2012.
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Firenze, 5 giu. - (Adnkronos) - Il ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi sara' a Firenze martedi' 19 giugno per fare il punto sulla ricerca della ''Battaglia di Anghiari'', il capolavoro perduto di Leonardo da Vinci che si sta cercando dietro una parte del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Ornaghi incontrera' il sindaco Matteo Renzi, l'ingegner Maurizio Seracini, responsabile della ricerca, e i soprintendenti Cristina Acidini, Alessandra Marino e Marco Ciatti per discutere anche delle autorizzazioni che sono necessarie per proseguire la 'caccia' al leggendario affresco. E' previsto anche un sopralluogo del ministro sui ponteggi per conoscere direttamente cio' che e' stato fatto finora.
Seracini si augura che la visita possa consentire ad Ornaghi ''di farsi un'idea precisa'' dell'intervento che e' stato portato avanti nei mesi scorsi e che poi possa autorizzare una seconda fase delle ricerche. ''Continuare sarebbe nell'interesse dell'Italia, perche' quello che stiamo facendo e' un lavoro di ricerca di interesse nazionale nel campo della valorizzazione dei beni culturali'', ha detto l'ingegnere fiorentino che dalla meta' degli anni Settanta e' impegnato nello studio e nell'indagine per localizzare la ''Battaglia di Anghiari''.
Seracini ha poi ricordato che ''la ricerca e' ormai ferma da mesi, da gennaio, grazie ad accuse infamanti'', riferendosi alla petizione di centinaia di studiosi di storia dell'arte che avevano presentato un esposto alla magistratura, poi archiviato. ''Se la situazione non si sblocchera' al piu' presto il rischio concreto e' di uno stop'', ha aggiunto Seracini, preoccupato tra l'altro che lo sponsor, il National Geographic, decida di interrompere il progetto. ''Il costo per i ponteggi e per la sorveglianza ammonta a diverse migliaia di euro al mese. Non so per quanto tempo il National Geographic possa continuare a sostenere questi costi. Non penso che possa farlo all'infinito''. Nessun commento da parte di Seracini e' stato fatto invece sulle dichiarazioni del neo assessore alla Cultura, il filosofo Sergio Givone, che ha detto che la ricerca del perduto Leonardo da Vinci non e' da considerare una priorita'.
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Milano, 6 giu. (Adnkronos) - Moody's ha tagliato i rating a lungo termine di sei banche tedesche e della controllata tedesca di un gruppo estero (Unicredit Bank) di una tacca, confermando quello di un'ottava banca, a causa "del rischio crescente di ulteriori choc provenienti dalla crisi del debito dell'Eurozona, in combinazione con la limitata capacita' delle banche di assorbire le perdite". Lo riporta un comunicato dell'agenzia di rating.
La maggior parte degli istituti ha un outlook stabile, tranne due gruppi e la controllata tedesca di un gruppo estero, che hanno outlook negativo a causa di "specifiche vulnerabilita' ad un ulteriore degrado del contesto". E' in corso anche una revisione dei rating di Deutsche Bank (Xetra: - ) , che verra' conclusa "insieme con la revisione di altre banche globali con grandi operazioni sui mercati dei capitali". Tra le banche oggetto della revisione, il rating 'stand alone' di Unicredit Bank Ag e' stato tagliato di un notch per via della "interconnessione operativa con la casa madre". Nella lista figura Commerzbank (Other OTC: - ) , tra le altre.
L'agenzia ha inoltre tagliato i rating delle tre maggiori banche austriache: Raiffeisen e Unicredit Bank Austria di un notch, mentre quello di Erste Group di due. La decisione in questo caso "riflette la vulnerabilita' alle avverse condizioni operative in alcuni mercati 'core' dell'Europa Centro-Orientale e della Csi, nonche' il crescente rischio di ulteriori choc derivanti dalla perdurante crisi europea del debito".
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Roma, 5 giu. - (Adnkronos) - "Penso che Monaco sia stato un buon weekend per me, perche' sono stato competitivo fin dall'inizio delle prove libere. Durante tutto il fine settimana sono stato costante, nelle libere, in qualifica e in gara. Mi sono trovato particolarmente a mio agio con la macchina, si e' lavorato nella giusta direzione per adattarla al mio stile di guida e mi auguro che questo trend positivo possa continuare, a partire dalla gara in Canada e fino alla fine del campionato". Sono le parole del pilota della Ferrari, Felipe Massa, che parte oggi da Monaco alla volta del Canada a dieci giorni dalla gara disputata nel Principato. Il brasiliano spera che Monaco segni un nuovo inizio per il suo campionato dopo questo cambiamento improvviso, che ha visto Massa nuovamente competitivo con tempi molto piu' vicini a quelli del suo compagno di squadra Fernando Alonso rispetto alla prima parte dell'anno. "La prima spiegazione e' che il set-up richiesto per Monaco e' molto diverso da quello richiesto da altre piste, ma anche se il circuito cittadino fa storia a se', possiamo almeno provare a seguire la direzione presa li' e cercare di farla funzionare su altri tracciati. Anche se ammetto che e' una situazione insolita, forse per quanto mi riguarda e' la migliore direzione da prendere perche' la F2012 funzioni bene. E' anche vero -aggiunge Massa sul sito della Ferrari- che a Monaco ci sono meno punti in cui vengono esercitate elevate forze laterali sulla vettura, punto debole della nostra auto. Abbiamo provato questo approccio anche al simulatore, ma li' non e' sempre facile ottenere una risposta chiara, motivo per cui occorre continuare a sperimentare sui campi di gara".
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Le autorit di Spagna, Germania e le istituzioni europee sono a colloquio sulle modalit da seguire per aiutare Madrid a ricapitalizzare il sistema bancario domestico. Secondo diverse fonti ogni decisione è rinviata fino a quando non sar completata, entro questo mese, la prima fase di un audit indipendente sul comparto bancario spagnolo.
La situazione del Paese appare sempre più critica dopo che ieri il ministro del Tesoro Cristobal Montoro ha parlato di problemi di accesso ai mercati finaziari e ha sollecitato i partner europei ad aiutare Madrid a mettere in sicurezza le banche. I meccanismi europei dovrebbero essere utilizzati per sostenere gli istituti iberici, ha aggiunto Montoro, discostandosi dalla linea del governo che fino a ieri aveva sostenuto di poter sostenere l'intervento in autonomia.
Fonti a Berlino e Bruxelles hanno smentito, però, la possibilit che il Paese possa ricevere una linea di credito precauzionale dall'Efsf gi dalla met di giugno, come invece riferito da Die Welt, mentre ieri sera, da Riga, il commissario agli Affari monetari Olli Rhen ha detto che la Spagna non ha avanzato alcuna richiesta di aiuto finanziario e che sta lavorando duramente per la sostenibilit del suo bilancio e per ristrutturare le sue banche.
"Stiamo aspettando i risultati dell'audit (...) da cui saremo in grado di determinare le necessit di capitale delle banche iberiche e da lì potremo gestire la situazione", ha riferito, tra gli altri, un funzionario Ue.
Una delle opzioni allo studio in alcune capitali della zona euro è di un prestito al fondo di salvataggio spagnolo per le banche Frob. Questo permetterebbe di evitare a Madrid l'umiliazione di una richiesta di aiuto. Le attuali regole di utilizzo dell'Efsf prevedono, infatti, che, per avere accesso ai fondi europei a favore delle proprie banche un governo debba sopportare lo stigma di chiedere l'intervento del fondo per il bailout.
Gli analisti ipotizzano che il sistema bancario della Spagna abbia bisogno di 30-70 miliardi di euro in più oltre gli 84 miliardi gi individuati e collegati alle sofferenze passate e potenziali legate allo scoppio della bolla immobiliare.
La sola Bankia, il quarto istituto di credito spagnolo duramente colpito dalla crisi immobiliare e di fatto in fase di nazionalizzazione, ha chiesto 19 miliardi di aiuti, anche se due fonti hanno detto ieri che potrebbero essere necessarie meno risorse.
Stamane, un autorevole parlamentare dei Cristiano-democratici tedeschi, il partito del Cancelliere Angela Merkel, ha ribadito che le regole del fondo di salvataggio dell'eurozona, non permettono la semplice iniezione di fondi nelle banche spagnole.
"Penso che la Spagna debba fare domanda per il fondo di salvataggio, non a causa del Paese (le condizioni dei conti pubblici), ma a causa delle sue banche", ha detto Volker Kauder alla televisione Ard. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
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