Gruppo Scout Pesaro2

ESSERE CAPO...


"Si narra che durante la guerra 1914 - 1918 il generale Foche, cattolico praticante, ricevesse dal Ministero della Guerra - di tendenze anticlericali  un telegramma così concepito:"Favoritemi nomi ufficiali presenti Messa". Al che, il vecchio Capo rispose: "Impossibile elenco, poiché stando prima fila non vedo quanti sono dietro".Essere capi significa semplicemente questo: camminare davanti, nel rischio e nella prova, senza misurare l'utile o il danno, per aprire una strada per coloro che ci seguono, per testimoniare una fede e diffondere l'amore, chiedendo agli altri solo di ricalcare le proprie tracce.E' capo chi sa dimenticarsi per gli altri, chi dona senza ricambio, chi soffre - solo - senza mendicare consolazione: per ogni fratello che piange, per ogni peccato che si moltiplica nel mondo, per ogni dolore che nasce dalla viltà di altri uomini. Si è capi in proporzione all'amore.Perché solo questo ci apre sugli altri, solo questo ci fa essere unità - misteriosa e reale - con gli altri". "Solo assimilate convinzioni, frutto di studio, di riflessione, di preghiera e di consiglio, possono sostenere fra le sconfitte che la vita presenta.E' capo chi è competente nel campo in cui svolge il suo compito. Competenza nasce da una lunga ricerca e dall'aver avuto un maestro, che abbia affinato le doti".Mons. Andrea Ghetti (conosciuto nello scautismo come Baden), tornato alla Casa del Padre nell'agosto 1980