Gruppo Scout Pesaro2

IL BRANCO ALL'INFERNO???


No, no, niente paura! I nostri lupetti sono tutti vivi, vegeti e al sicuro, ma questa faccenda dell’INFERNO ce la spiega meglio Akela:“Il 25 maggio 2008 il Branco FIORE ROSSO è partito dalla stazione del treno di Pesaro per una nuova caccia... ha raggiunto Cattolica e da lì con l’apposito pullman ha raggiunto ONFERNO per vivere la bellissima esperienza di esplorare, muniti di caschetto e torcia, le "GROTTE DI ONFERNO" (1 ora da Cattolica):
STORIA DI ONFERNO : Anno 1850 circa.Vescovo di Rimini:“Reverendo Don Annibale , come parroco La mando all’Inferno”Don Annibale : “Eccellenza: Lei mi può ordinare tutto  quello che vuole ma non di andare all’Inferno.     Semmai mi mandi in Purgatorio!”Vescovo:   “Ma no!  Io intendevo il paese di Inferno, nel comune di Gemmano, a 20 km da Rimini!”Don Annibale: “Ah,meno male!”       *** Questo più o meno era il colloquio che si poteva svolgere fra il Vescovo di Rimini ed un normale sacerdote nel secolo scorso.               Perché?               Perché il paese di Inferno, a 300 metri sul mare, famoso per le sue grotte interamente visitabili e perfette, esiste davvero.                Tuttavia la perplessità del Vescovo rimaneva: come poteva dire ad un prete di andare all’Inferno: per un vescovo è il colmo!Pensa e ripensa, il buon prelato ebbe una idea luminosa : cambiare il nome alla località. Un lampo di genio:”Chiamiamolo ONFERNO!”Così è stato: è il nome ufficiale con il quale  oggi  è segnato sulle carte topografiche della Provincia di Rimini.Malgrado ciò, ancor oggi le mamme dicono ai figli: ”Va’ a to’ un ett ad parsot per fè la pida ma amaracmand: Va’ all’Inferne: i lè l’è più bon.” (*).(*) Va a prendere un etto di prosciutto per fare la piadina, ma mi raccomando: va all'Inferno: lì è più buono"Siamo riusciti anche ad avvistare 2 pipistrelli a ridosso della roccia e abbiamo visto "svulazzarne" qualcun’altro.... ci sarà stato anche VITTORIO????!!!!! (vi ricordate ‘BAN DEL PIPISTRELLO’...!!!???). 
Al ritorno in quel di Cattolica con l’apposito pullman il branco ha giocato in spiaggia e ascoltato la seconda parte del racconto "La tigre, la tigre" favolosamente raccontata dal nostro caro Fratel Bigio! Raggiunta la piazza con le fontane le sestiglie hanno dato del loro meglio nel preparare lo spettacolo per la festa di San Luigi.Si è conclusa la caccia con il ritorno sempre in treno alla stazione di Pesaro dove li aspettavano ansiosi i genitori!Buona a caccia e..... ARRIVEDERCI al 7 Giugno!Akela”FIUU!!!! Tutto bene, dunque, niente INFERNO! Ma che spavento! Anzi… che divertimento!!!!