(...)Ho passeggiato attraverso il mondo come in un giardino cinto di mura. Ho condotto la mia avventura da un capo all'altro dei cinque continenti e ho realizzato, uno dopo l'altro, tutti i sogni della mia infanzia. Il parco della vecchia villa del Périgord, dove feci i primi passi, si è allargato fino ai confini della terra, e ho giocato sul mappamondo il bel giuoco della mia vita. Tuttavia le mura del giardino non hanno fatto che indietreggiare, e così mi sento sempre in gabbia. Ma un giorno verrà, in cui potrò cantare il mio canto di amore e di gioia. Tutte le barriere cadranno. E io possiederò l'infinito! (Guy De La Rigaudie)