ASD Città di Pescara

VINCE L'ARAGONESE, MA NEL RISULTATO C'E' TANTO, TROPPO "ARBITRO"


I sogni di migliorare la posizione di classifica si infrangono sì contro una buona Aragonese, ma soprattutto contro un arbitro che ci mette molto del suo per determinare il risultato. Comunque la partita è stata bella e divertente, molto intensa ed emozionante. Peccato solo per il risultato ed il modo in cui è maturato. Giochiamo un buon primo tempo, concluso meritatamente in vantaggio con la rete di Federica Iannucci e legittimato da gioco ed altre occasioni che si dovevano sfruttare meglio. L'Aragonese dal canto suo ci impensierisce soprattutto con tiri dalla distanza (il campo è piccolo e loro sanno come interpretarlo), tra cui uno proprio all'inizio sulla traversa, ma tutto sommato, a mio avviso, un pò sottotono rispetto alla squadra che siamo abituati a vedere. Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo, loro più aggressive ma noi brave ad evitare il loro pressing e a cercare pericolose ripartenze. Al 5° minuto la prima svolta della gara. C'è un'azione abbastanza confusa sulla destra, ne pressi del fallo laterale, abbastanza fuori dall'area di rigore. Batti e ribatti e la palla sbatte, del tutto involontariamente, sul braccio di Cecilia. Tra lo stupore generale l'arbitro fischia e fischia un rigore veramente inesistente. Totalmente stupite anche le giocatrici dell'Aragonese che non avevano per niente capito che cosa avesse fischiato l'arbitro, tanto che dalla panchina si è dovuto sgolare Mister Segundo per dire che aveva fischiato il rigore. Purtroppo è pareggio e cambia la partita. Soprattutto emotivamente. L'Aragonese riprende coraggio e gioca con più tranquillità. Ma siamo ancora noi a fare la partita. Barbara se ne va di prepotenza sulla fascia, supera in velocità la sua avversaria ed entra in area. L'avversaria si aggrappa alla maglia e tenta anche di sgambettarla. Barbara ha il torto di non cadere del tutto e di voler concludere (fuori) anche se è tutta sbilanciata. Il rigore è solare, nettissimo, ma l'arbitro ci dirà che ha applicato la regola del vantaggio (però non segnala il fallo cumulativo). Secondo episodio negativo, anche questo determinante. Non demordiamo, ci accorgiamo che possiamo farcela e maciniamo gioco. Ed è brava Barbara Silvetti a liberarsi della sua avversaria in velocità e piazzare il diagonale vincente. E' ancora troppo presto per esultare, mancano 12 minuti. E qui esce l'Aragonese. Noi forse abbiamo il torto di abbassarci troppo, ma le avversarie ci mettono a dura prova. Fortuna su 2 pali e una parata fantastica di Francesca, ma a  7 dalla fine subiamo il pareggio, su una mischia in area sono loro più pronte a spingere la palla in rete. Forse il pareggio potrebbe accontentare tutti, ma a noi non serve se vogliamo coltivare il sogno e ci gettiamo  in avanti alla ricerca della vittoria. Purtroppo la foga ci gioca un brutto scherzo. Battiamo malissimo un calcio d'angolo e regaliamo un facile contropiede che purtroppo si conclude con la rete. E mancano solo 2 minuti. Ma ce li giochiamo alla grande. Traversa di Giorgia Verzulli, parata di Jessica Barbetta su schema da angolo che molti avevano visto già dentro e soprattutto fallo di mano in area ad impedire che la palla arrivasse in porta. Involontario? Può essere, ma perchè due pesi e due misure? E così, con questo terzo episodio l'arbitro indirizza decisamente e definitivamente il risultato a favore delle avversarie. Nulla da dire nei loro confronti, anzi solo da elogiare per la bella reazione dopo il secondo svantaggio. Solo da elogiare anche le nostre, che hanno fatto vedere un buon calcio a 5 e che avrebbero maritato di più. Pessimo l'arbitraggio e non solo per gli episodi raccontati, che sono solo la punta dell'iceberg di una giornata molto, ma molto storta. E poi, perchè per una partita così importante mandare un arbitro di Lanciano? Uno vuole pensare positivo, ma qualche dubbio sicuramente rimane. Anche per quello che ci ha detto dopo la partita. Lui avrebbe preferito non arbitrarla la partita, avrebbe preferito essere designato più lontano (questione di rimborsi), lui prende delle decisioni per quello che gli sembra in quel momento ed anche se un attimo dopo ha dei dubbi non può più tornare indietro, se ha sbagliato chiede scusa, anzi chiede decisamente scusa, sul rigore richiesto ha dato il vantaggio, ma come detto, non ha fischiato il fallo cumulativo, e sull'altro fallo di mano, oltre a ritenerlo involontario, la differenza con il rigore concesso era che "in questo caso la giocatrice stava più lontano" Boh! Nuova regola. Comunque tanto arrogante in campo, quanto simpatico, nella sua (finta) ingenuità fuori. I sogni si sono infranti. Ora dobbiamo solo pensare a difendere a denti stretti la terza posizione. Oggi le quarte, Florida e Celano, si sono decisamente riavvicinate. Non perdiamo la concentrazione. Domenica è difficile. Il Sant'Eusanio, gioca bene ed è molto pericoloso. I ragazzi regalano il primo tempo all'Augusta (4 a 0) e non basta il secondo per la clamorosa rimonta. Se ci fosse stata continuità di rendimento nei 40 minuti, probabilmente parleremmo di una bella vittoria. Riprendiamo la marcia, la classifica non ci rende giustizia.