Scintille

Ho disegnato la pace.


(Questa settimana “Gocce Vive” anticipa, eccezionalmente, di venerdì. E al malcapitato di turno che, smanettando confusamente nella rete, abbia per caso trovato questo blog e si sia chiesto "ma cosa diavolo sono queste Gocce vive?", rispondo che si tratta della rubrica settimanale che curo su un quotidiano on-line che potete trovare anche cliccando qui: TargatoSA.)Ad ognuno di noi è capitato almeno una volta di provare a ritrarre qualcosa con i pennelli. Basta un foglio di carta e i colori danno vita a qualcosa di unico e speciale. Ma io non avevo mai visto fare da una bambina di 13 anni un disegno così bello.  Una ragazzina israeliana, di Beersheba, che durante la guerra descrive i suoi sentimenti usando i colori simbolici. Ma la guerra di cui parla, è così diversa da quella che sta invadendo in questi giorni la Libia?Avevo una scatola di colori,brillanti, decisi e viviAvevo una scatola di colori,alcuni caldi, altri molto freddi.Non avevo il rosso per il sangue dei feriti,non avevo il nero per il pianto degli orfani,non avevo il bianco per le mani e il volto dei mortinon avevo il giallo per le sabbie ardenti.Ma avevo l'arancio per la gioia della vita,e il verde per i germogli e per i nidi,e il celeste per i chiari cieli splendentie il rosa per il sogno e il riposo:mi sono seduta e ho disegnato la pace.(T. Sorek)Quante cose distrugge la guerra, quanti fiori, quanti respiri. Quante vite spezzate. Ma non cancella, la guerra, solo questo. Sono anche i colori che si spengono nella paura e nell’oscurità. Eppure, di nascosto, qualcuno continua a tracciare i contorni di prati fioriti e di cieli nuovi e azzurri. Un paesaggio schizzato a matita, dove le tinte rimaste ci ricordano che si può ancora sperare di dipingere la felicità.(By Viparious)