Scintille

Il letto di un falò.


Cosa significa tornare al proprio paese dopo esserne fuggito per non farne parte? A raccontarcelo è un romanzo: “La luna e i falò” di Cesare Pavese, scritto poco prima di suicidarsi. Quarantenne ricco, ma malinconico, Anguilla fa ritorno dall'America ai paesi in cui ha trascorso la sua infanzia, le Langhe, colline di profumi e di gusti forti, di terra a tratti nera e a tratti bianca. Ritorna, Anguilla, perché per lui un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. Solo che, a volte, ritornare vuol dire anche fare i conti con un mondo che non c’è più, perché è sepolto sotto uno strato di cenere. E tutto quello che ne resta è solo il letto di un falò.[…]più ancora che al danno materiale e ai morti, dispiace pensare a tanti anni vissuti, tante memorie, spariti così in una notte senza lasciare un segno. O no? Magari è meglio così, è meglio che tutto se ne vada in un falò d’erbe secche e che la gente ricominci.(C.Pavese)Queste mese voglio bruciare tutto: i sogni interrotti, i desideri spenti, le amarezze, le invidie, il rancore. E la paura, paura di non riuscire, di non potere, di non amare. Questo mese brucio tutto e ricomincio da me. Più leggero. Più libero, forse, di ritornare a sognare.(By Viparious)