Scintille

In silenzio, ma insieme.


La mia rubrica letteraria riprende il via, come vi avevo promesso prima di andare in vacanza. Certo, lo avrete capito, ma io, cocciuto e noioso, continuo a ripeterlo che in realtà per me le vacanze sono cominciate soltanto a Settembre. E per fortuna ho ancora un po’di tempo per rimettere i piedi nell’acqua del mare ancora un po’ calda o scoprire nuovi gusti in gelateria. -Sono i piccoli piaceri dell’estate di cui sentivo nostalgia e che un po’alla volta sto cercando di recuperare- Ma a voi, cosa resta di questa stagione? Avete già svuotato le valigie e messo via parei e costumi? E, cosa più importante, quali libri avete portato sotto gli ombrelloni? Io, in questi mesi di reset esistenziale, vi dico subito che ho letto soprattutto poesie. Tuttavia c’è un libro, scoperto in questi ultimi giorni, che mi piacerebbe condividere con voi e lo faccio attraverso la mia rubrica online, Gocce vive.Tutti abbiamo una definizione che ci permette di esistere e questa definizione è la nostra zattera; grazie a lei navighiamo nella tumultuosità dei giorni, grazie a lei siamo in grado di giungere senza impazzire fino all’ estuario. Quando la vita ci mette a dura prova, quando ci toglie prematuramente gli affetti più cari e ci lascia impotenti di fronte alle tragedie, quando ci fa precipitare nel buco nero della disperazione, questa zattera vacilla paurosamente e ci sentiamo perduti, perché non sappiamo più chi siamo. È quello che accade a Matteo, un uomo in bilico tra dannazione e riscatto, paura e coraggio, presente e passato. Ed è attraverso la sua voce che Susanna Tamaro, in “Per Sempre” (Giunti), ci racconta la storia di tutti gli uomini che, seppur feriti dalla vita, cercano una strada per continuare ad amarla e viverla pienamente con nuove speranze per il futuro.Certe sere, però, mentre l’orologio della cucina batteva il suo tempo, le parole che avevi appena letto restavano sospese tra noi nel silenzio della stanza; non erano più semplici parole, ma pietre preziose, rubini, smeraldi, diamanti, acquemarine –danzavano intorno a noi, illuminando i nostri volti. In quegli istanti la poesia diventava il ponte gettato tra noi due. Lassù, su quel ponte, riuscivamo ad incontrarci. Sotto di noi, intorno a noi, scorreva il fiume del mistero.(Susanna Tamaro)Questo mi manca di te: poter stare in silenzio, ma insieme su quel ponte invisibile creato apposta per noi.(By Viparious)