Scintille

CRONACHE PIEMONTESI: Confucio, un papavero e la luna piena.


Avete notato che con la metamorfosi del mio blog ho aggiunto nella colonna di sinistra anche il widget di Twitter? Ebbene, da qualche settimana, le mie Scintille telematiche sono anche lì, oltre che su Facebook (no,non preoccupatevi: ogni notizia passerà sempre attraverso il canale di Libero).Tuttavia, chi è diventato anche mio follower, ovvero chi mi segue su Twitter, avrà certamente letto che ieri ero in viaggio per ritornare a Cuneo, in quella che ormai considero la mia seconda casa. In viaggio tra il sole, la pioggia e altri miliardi di macchine che viaggiavano come me e mio padre verso Nord.E’successo nel pomeriggio, durante l’ennesima pausa per riposare le gambe, che mi sono voltato verso un campo coltivato alla mia destra. E lì, tra il verde e la terra spuntava in maniera imponente un unico papavero, quasi fosse nato apposta in quel punto preciso per attirare tutte le attenzioni. Mi sono chiesto cosa ci facesse, ma alla fine è stato bello pensare che fosse lì, come il sole, come la pioggia, un po’anche per me.Questa sera c’è la luna piena. E questo mi fa pensare all’effetto "luna piena" che sta coinvolgendo anche me: mi riferisco a quella strana sensazione che da un po’di tempo mi fa sentire come una grande luna che continua a crescere piano piano, notte dopo notte, per arrivare allo stadio completo, luminosissimo, in cui niente manca, nulla è di troppo. Credo che nella vita di ognuno di noi ci sia una luna piena. Se soltanto sapessimo riconoscerla per godercela almeno un po’, per sentirci trasparenti e realizzati…Vi starete chiedendo cosa c’entri Confucio con tutto questo. Non molto, forse. Almeno così credevo io, prima di leggere questa frase: “Il fiore non ancora del tutto sbocciato, la luna non ancora piena”. E le parole mi sono venute incontro proprio ieri notte leggendo “La vita felice secondo Confucio”, alla fine di quell'interminabile viaggio, mentre la luna si preparava per le ultime prove prima del suo sfolgorante show.