Scintille

Un cuore che batte forte non appena pronuncio il tuo nome.


Era cominciato lo spettacolo del buio, e tutta la strada si foderava di stagnola. Ogni cosa, perfino l’asfalto e le antenne, non era più grigia e sporca, ma argentata, e pure i lampioni coperti di edera, le ringhiere dei balconi, il gradino di pietra coi suoi capelli d’erba. E tutte le cose lievitavano piano, come avessero un cuore che batteva dentro.(E. Seminara) Un cuore che batte forte non appena pronuncio il tuo nome. La frase di oggi è tratta dal libro “Scusate la polvere” di Elvira Seminara, che ho comprato e letto dopo aver scoperto, per caso, che la scrittrice altro non è che la madre di Viola Di Grado, l’autrice di “Settanta acrilico trenta lana” da cui ho rubato tante scintille (come quelle del 22 Gennaio e del 12 Giugno), ricordate? Mi sono sorpreso ancora di più quando ho notato, leggendo i due libri, che entrambi cominciano con un incidente d’auto e la morte di un uomo e della sua amante. Ma da questo incidente partono due libri molto, molto diversi. Come madre e figlia.(By Viparious)