Utòpia

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Io osservo.Osservo e sento, mi lascio guidare dai miei sensi, forse troppo e troppo profondamente.Io cerco risposte senza fare domande, io cerco e non trovo ma osservo e sento.Sento il freddo sulla mia pelle, i brividi di un tocco e osservo i gesti, i volti e gli sguardi, annuso i profumi e mi perdo nei sussurri.La traccia dei miei pensieri si insinua sotto la pelle senza ritegno alcuno.E' spirito di rinascita, è spirale eterna. Ed io, eternamente sospesa sul filo della vita, vado oltre.Oltre i veli sottili, oltre i mondi visibili a ritrovare le mie mani nella terra,umida e fredda che, come ventre materno, m'accoglie e mi respinge. E' terra dell'estate e riposo dei tempi. E incanta i sensi e mi tormenta l'anima,con rispetto assoluto, con dolcezza infinita.E sono labbra sottili, colorate d'ametista. Ed è onice nera e lucente tra i grovigli dei capelli.E cerchio di fate e pietra di luna, tumuli sacri su cui stendere le mie braccia. E' comunione di anime e menti. Unione di intenti. Ho ascoltato la notte e osservato le sue ombre.Ho lasciato che la pioggia bagnasse il mio viso e i miei vestiti e ho riso del mondo assurdo che mi trovo intorno.Ho scritto sulle foglie d'autunno, sono stata donna, bambina e saggia.Sono stata mille volte e mille vite e sono sempre tornatae ancora tornerò per mille vite e mille sguardi negli stessi occhi.