petali ...

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Arriva anche quest'anno. I più la denigrano o la ignorano, la festa degli innamorati. Forse che hanno paura a festeggiare l'amore? o forse non hanno il coraggio di dire a se stessi e al partner "non ti amo più" e "non ho niente da festeggiare". Io ho sempre avuto piacere a festeggiare questa ricorrenza, non con i baci perugina, le uscite o i fiori, ma semplicemente pensando all'amore, sentendo la felicità che l'amore mi dava e soprattutto desiderando di condividere queste emozioni con l'Altro. E cosi sono passati 50 Valentine days, da questi vanno tolti quelli di me bambina e poi adolescente, rimangono 33 Valentine days nei quali ho festeggiato l'amore. A questi tolgo i 30 Valentine days che ho condiviso con il mio ex marito, seppur con tutte le difficoltà della situazione, ogni anno ho comunque desiderato festeggiare il nostro amore, presente e passato. Sarebbe stata una buona occasione per dargli una sferzata e nuova vitalità, ma dopo anni di agonia diventava sempre più difficile, sopratutto quando non si hanno e non si vogliono avere le stesse emozioni.Così sono arrivati altri Valentine days, tre per la precisione. Il primo l'ho passato  facendo finta che non esistesse, lui era uno snob sofisticato, talmente snob da snobbare tutto quello che gli altri fanno, negando a se stesso e di conseguenza a me, di vivere con semplicità e di godersi le cose belle della vita. Il secondo invece, quello più doloroso, l'ho vissuto con un uomo egoista e incapace di darsi, ma che voleva avere tutto di me, comprese le sorprese e le dichiarazioni d'amore. Bella forza e chi non desidera essere amato? E così il mio San Valentino per lui è stato un CD con le nostre canzoni d'amore, le avevo cercate, scaricate, infilate una per una come perle in una collana da mettere al collo dicendo ti amo.E siamo arrivati al terzo. E se mi amassi?