PETRONIUS ARBITER

vita scolastica - spigolature


Dato che sono la coordinatrice della classe X, oggi mi è toccato fare una partaccia alla mamma di un ragazzo sorpreso ad usare il cellulare durante le ore di lezione. Di quel che mi dice la mamma, una cosa innanzitutto mi colpisce: il fatto che lui ci sia rimasto molto male che sia successo "durante le ore della prof A: sa, è quella che lui stima di più". Dalle parole della mamma, traspare chiaramente l'opinione che il ragazzo ha di ciascuno di noi.In un altro momento, incontro una ragazzina che frequenta un altro istituto superiore della mia città. Mi racconta di aver preso un po' di note e me le legge: molte di queste sono perché "la studentessa è entrata in classe in ritardo sull'inizio della lezione". Da questi due piccoli episodi mi nasce un pensiero: i due studenti in questione non sono stinchi di santo, ma cosa facciamo noi insegnanti per evitare le note o gli "incidenti" con il cellulare o simili? Noi vogliamo davvero che i nostri studenti non abbiano il desiderio di usare il cellulare, di uscire o di star fuori dall'aula? E cosa facciamo per far nascere e per alimentare questo desiderio? Posso parlare solo per me e anche confusamente, non ho ricette preconfezionate, solo una strategia che in parte è studiata e in parte di pelle, affidata a un qualcosa che non esito a chiamare "istinto". Poi però mi guardo in giro e vedo tanti, troppi colleghi che sembrano animati solo da un (malsano) intento di cogliere in fallo gli studenti...