PETRONIUS ARBITER

amiche inaspettate


Domenica sera fuori a cena. La conversazione si mantiene a lungo su un tono quasi leggero, poi vira di colpo al tête à tête, cœur à cœur: la confidenza arriva improvvisa, un tuono a bassa voce, con un tono faceto che vorrebbe smentire la serietà dello sguardo; una confidenza che le sorprende per la naturalezza con cui arriva.Le due donne si alzano, pagano il conto ed escono. Facciamo due passi ancora, la pizzeria chiude, i due passi arrivano quasi in periferia, le parole assecondano i passi. Il buio copre una lacrima ma non un abbraccio, dalla borsa dell'una spunta il fazzoletto per la commozione dell'altra, le carezze dell'altra leniscono il dolore dell'una, l'una e l'altra fanno domande di cui conoscono già la risposta e danno forma a pensieri che entrambi i cuori pensano.Uno scroscio di pioggia apre le portiere dell'auto e rinnova parole e dubbi; il vetro si appanna, lo sguardo si fa più lucido. Una pizza in centro, si è fatta notte fonda; le due amiche ora sanno che è dura, ma la decisione è lì, a portata di mano. Si sono guardate allo specchio, si sono trovate; la prenderanno, l'hanno già presa. Darle forma e parole, l'hanno già fatto. Quel che manca è il meno.