PETRONIUS ARBITER

Signori si nasce


Sarebbe facile, da liceali figli della buona borghesia lombarda, contattare una ex prof per chiederle un favore in nome dei bei vecchi tempi, di quell'anno meraviglioso passato insieme, quando bastava la fiducia per rinviare un'interrogazione o per giustificare un'assenza che solo un malevolo vorrebbe tattica.Sarebbe facile, da madri di liceali figli della buona borghesia lombarda, contattare la suddetta prof e chiederle con tatto di quantificare il suo disturbo per quel figliolo che in quell'anno meraviglioso passato insieme non ha imparato quel tanto che basta da scriversi da solo una lettera di motivazione.Sarebbe facile, da prof reduci da dieci anni di liceo, considerare con sospetto quello studente di famiglia non eccelsa, dal curriculum scolastico che un eufemismo vuole travagliato, dai (tanti) interessi poco scolastici.Sarebbe facile, da prof di liceali della buona borghesia lombarda, considerare con sufficienza quella pelle troppo scura, quello sguardo intelligente che troppo spesso durante le tue lezioni traccia sul quaderno segni di un'altra lingua, affascinante certo, ma diversa da quella che insegni tu.Non è stato facile mettere dei 4 quando volevi gridargli maledizione, datti da fare!, ordinargli di mettere via quei segni strani e di seguire la lezione, continuare a discutere con i suoi compagni di dettagli che a te parevano sciocchezze e a lui facevano spuntare il fumetto "tempo perso" sopra la testa.Poi però fai un favore a quello sguardo intelligente, che ti sa ringraziare con classe e discrezione, facendo, lui poco più che ventenne, un gesto di cui molti uomini adulti non sono capaci. Ed ecco che davanti ad un cappuccino vedi finalmente in piena luce quel volto serio, un obiettivo grande, un diminutivo che cela la necessità, il ragazzo diventato uomo. Una volta di più, sono orgogliosa di un mio studente.